La vicenda della costruzione di una casa famiglia presso la parrocchia di San Giuseppe a Nocera Inferiore, guidata da don Alfonso Santoriello, continua a generare interrogativi. Una fonte anonima interna alla Curia, che preferisce mantenere il riserbo, ha rivelato dettagli inquietanti su un’acquisizione di terreno da parte di Ciro Eboli, avvenuta nell’ultimo anno. Eboli avrebbe acquistato il lotto per poi donarlo alla parrocchia, ma le circostanze destano perplessità. L’ex imprenditore Ernesto Carratù conferma l’assenza di accatastamento della struttura, basandosi su proprie consultazioni catastali. Una richiesta di variante urbanistica del 15 ottobre 2016, presentata dal parroco, menziona l’intenzione di acquistare un terreno confinante, senza però specificarne le particelle catastali, lasciando intendere che l’acquisto sarebbe stato gestito dalla parrocchia o dalla diocesi stessa. Tuttavia, Eboli acquisì la proprietà e, il 30 aprile, non trasferì direttamente l’intestazione alla parrocchia o alla diocesi. Questo solleva dubbi sulla natura dell’accordo tra Eboli e la parrocchia. L’ampiezza della donazione, stimata intorno ai 300.000 euro, fa sorgere ulteriori domande sulla provenienza dei fondi di Eboli e sulla conoscenza preventiva del vescovo Giuseppe Giudice dell’intera trattativa. La generosità di Eboli, pur presumibilmente dettata da profonda fede, contrasta con la presunta mancanza di disponibilità finanziarie di tale entità. Resta da chiarire la natura degli accordi intercorsi e la piena trasparenza dell’operazione.
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