Sciopero docenti Unisa: blocco stipendi e disagi per gli studenti

Sciopero docenti Unisa: blocco stipendi e disagi per gli studenti

I docenti dell’Università di Fisciano hanno aderito allo sciopero nazionale contro il blocco degli aumenti retributivi, provocando la cancellazione di alcune sessioni d’esame. La protesta, promossa dal “Movimento per la dignità della docenza universitaria” e ritenuta legittima dalla Commissione di garanzia, ha visto l’adesione di ottantasette docenti provenienti da diverse facoltà. Il Dipartimento di Ingegneria Industriale ha registrato la maggiore partecipazione, seguito dagli Studi Umanistici e Giuridici. L’obiettivo degli accademici è sensibilizzare il Ministro Fedeli sulla questione del congelamento degli scatti di anzianità, un problema che compromette la crescita professionale ed economica dei docenti. La protesta non mira tanto a un aumento di stipendio, quanto piuttosto al riconoscimento della dignità professionale di chi forma le future eccellenze nazionali. Lo sciopero prevede la soppressione di una delle due sessioni d’esame autunnali per i corsi con doppio appello (27 agosto – 31 ottobre). Per le facoltà con una sola sessione, le modalità sono ancora in definizione, ma è prevista una sessione straordinaria. Questa scelta mira a limitare i disagi per gli studenti, garantendo il loro diritto allo studio, anche se sui social network si registra preoccupazione per la riduzione delle opportunità d’esame. La situazione è resa più complessa dalla fase di transizione della riforma Renzi, che sta generando malumori e ricorsi nel settore scolastico, a causa di nuove procedure di reclutamento e degli algoritmi utilizzati per l’assegnazione delle sedi, spesso lontane dalle residenze dei docenti. Il Ministero si trova dunque ad affrontare una sfida complessa in un settore chiave per lo sviluppo del Paese, la formazione, che necessita di attenzione e investimenti.