L’Italia: un labirinto di tasse, dalle ombre dei balconi alle accise storiche

L’Italia: un labirinto di tasse, dalle ombre dei balconi alle accise storiche

Uno studio della Cgia di Mestre ha svelato la complessità del sistema fiscale italiano, mettendo in luce oltre cento imposte, molte delle quali eccessive e assurde. Tra le più sorprendenti, la tassazione dell’ombra proiettata dalle tende da sole, considerata da alcuni comuni come occupazione di suolo pubblico. Questo è solo un esempio delle numerose micro-tasse, spesso fantasiose e dal rendimento irrisorio, che gravano sui cittadini. Si pensi, ad esempio, alla tassa sull’esposizione del tricolore, equiparata a pubblicità commerciale, o alle varie imposte legate all’occupazione di suolo pubblico, che colpiscono anche le semplici tende parasole. Anche le imposte con radici storiche, come le accise sulla benzina, incrementate nel tempo per coprire le spese belliche, contribuiscono alla complessità del sistema. Inoltre, si registrano imposizioni multiple, come le tre tasse sulle invenzioni, o le numerose tasse legate ai decessi (dal rilascio del certificato di morte alla cremazione). L’elenco si allunga includendo imposte su hobby come la caccia, la pesca e la raccolta di funghi, nonché sui biglietti per cinema e teatro. L’analisi della Cgia evidenzia che le dieci principali imposte (Irpef, Iva, Ires, Imu, Tasi, etc.) generano l’85,9% del gettito fiscale, mentre le restanti novanta contribuiscono solo per il 14,1%. Queste ultime, dunque, sono fonte di un aggravio burocratico sproporzionato rispetto al modesto introito, rallentando l’apparato amministrativo e generando malcontento tra gli addetti ai lavori, che ne auspicano l’abolizione.