Indagini su possibili incendi dolosi in Campania

Un’ondata di incendi sta devastando la Campania, dalle pendici del Vesuvio al Cilento, passando per la provincia di Salerno e Castel San Giorgio. Le autorità giudiziarie di Napoli stanno indagando su una preoccupante ipotesi: l’origine dolosa dei roghi, ad opera di gruppi che punterebbero a lucrare sui successivi lavori di ripristino dei terreni bruciati, in particolare nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio. Questa ipotesi inquietante è emersa nelle ultime ore, alimentata da segnalazioni che risalgono a diverse settimane fa. Antonietta Marigliano, consigliera municipale di Napoli, aveva già sollevato preoccupazioni per le condizioni di abbandono di alcune aree di Ponticelli, caratterizzate da cumuli di sterpaglie e rifiuti, segnalando il pericolo di incendi e richiedendo interventi di pulizia al sindaco De Magistris. L’appello, inizialmente accolto con minore urgenza, è ora diventato un monito drammatico dopo un grave incendio a Villa De Filippo. “Da mesi chiedo attenzione su queste zone a rischio”, dichiara Marigliano, “Ponticelli è una discarica a cielo aperto, dimenticata dall’amministrazione comunale. Il fuoco diventa denaro, il fumo profitto, la devastazione ricchezza?”. Anche Sinistra Italiana ha espresso forte preoccupazione, con una dichiarazione congiunta dei parlamentari campani De Cristofaro, Giordano e del coordinatore regionale Scala. “La situazione è drammatica – affermano – e necessita di un intervento governativo immediato per contrastare questo disegno criminale”. Il partito critica l’inerzia del governatore De Luca nel dichiarare lo stato di calamità naturale, a differenza di quanto fatto dal collega Zingaretti nel Lazio. La nota sottolinea che gli incendi hanno devastato un’ampia area regionale, dal Vesuvio all’area flegrea, da Napoli Est a Posillipo, e altre province, accusando i tagli indiscriminati al welfare e alla protezione ambientale come concause del disastro. Sinistra Italiana chiede un intervento rapido sia dal governo che dal Presidente del Consiglio Gentiloni.