Scandalo assunzioni Agro Solidale: accuse di clientelismo e richiesta di ritiro del bando

Scandalo assunzioni Agro Solidale: accuse di clientelismo e richiesta di ritiro del bando

Il bando di Agro Solidale per l’assunzione di quattordici unità di personale tra sociologi, psicologi e assistenti sociali per un periodo di tre anni è finito nel mirino di critiche per presunte irregolarità. Il gruppo consiliare Fratelli d’Italia di Pagani ha chiesto il ritiro dell’avviso pubblico, denunciando un sistema ritenuto “clientelare”, vantaggioso solo per parenti e amici. Analoghe preoccupazioni sono state espresse dal movimento Rete libera tramite i propri canali social. La capogruppo Raffaelina Stoia ha definito il bando “apparentemente concorsuale”, ma in realtà un esempio di “arroganza senza limiti” che ripropone modalità di selezione del personale già criticate nel passato piano di Zona S01. Secondo Stoia, il sistema privilegia chi ha già beneficiato di precedenti assunzioni, trascurando candidati qualificati. L’esclusione di candidati con lauree con lode ed esperienze significative di stage, tirocinio e volontariato è stata giudicata un “assurdo giuridico ed amministrativo”, frutto di “menti contorte e aduse a sistemi clientelari”. Una aspirante assistente sociale, che ha preferito rimanere anonima (la chiameremo Genny), ha espresso indignazione per la modalità di autovalutazione del punteggio e l’assenza di una prova scritta, elementi che penalizzano la meritocrazia a favore di conoscenze. Genny sottolinea l’assurdità di un concorso che non considera il curriculum vitae e che consente l’accesso diretto al colloquio orale, senza prove selettive. Stoia ha chiesto una revisione del bando, proponendo l’introduzione di prove scritte e colloqui strutturati, nonché l’adozione di una griglia di valutazione dei titoli più equa, che tenga conto di tutte le esperienze professionali e formative, senza favorire chi ha lavorato nel settore pubblico.