La prospettiva della liquidazione del Gruppo Silba appare ormai imminente. Dopo un ulteriore incontro infruttuoso tra gli azionisti, le rappresentanze sindacali e i sindaci di Cava de’ Tirreni e Roccapiemonte, l’annuncio ufficiale è atteso nel corso della giornata. Secondo Antonio Malangone, sindacalista della Uil Fpl Salerno, le trattative si sono arenate nonostante il massimo impegno dei primi cittadini. Malangone ha sottolineato che ai dipendenti spettano ancora gli stipendi di maggio, scaduti il 10 giugno, malgrado l’Asl Salerno abbia già effettuato i bonifici. Rimane una flebile speranza di un accordo in extremis che eviti la nomina di un liquidatore giudiziale da parte del tribunale per la società che gestisce gli stabilimenti sanitari di Roccapiemonte e Cava de’ Tirreni. Malangone ha lanciato un appello agli azionisti, auspicando un cambio di rotta per tutelare i 330 dipendenti, le loro famiglie e i pazienti fragili. L’assenza dei soci De Falco, che avevano espresso forti dissensi nei confronti degli altri azionisti, ha ulteriormente complicato la situazione.
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