Bilancio Comunale di Nocera Inferiore: Un’Amministrazione in Chiusura

L’ultimo consiglio comunale dell’amministrazione uscente di Nocera Inferiore ha approvato il rendiconto finanziario del 2016, tracciando il quadro economico-finanziario dell’ente. L’assessore al bilancio, Mario Campitelli, ha illustrato un bilancio positivo, evidenziando il rispetto degli equilibri di bilancio e il pagamento puntuale dei debiti, con una media di 25,24 giorni rispetto ai 60 previsti. Il documento rileva un avanzo di gestione di circa 2,5 milioni di euro e un avanzo di amministrazione di circa 1,5 milioni, parte dei quali potranno essere destinati a future spese. Campitelli ha sottolineato la stabilizzazione della situazione finanziaria, smentendo chi attribuisce i risultati positivi alla sola fortuna. Il rendiconto include anche un resoconto delle attività svolte, tra cui l’aggiornamento del Piano Urbanistico Comunale (PUC), la gestione della raccolta differenziata, interventi per la riduzione dell’inquinamento, opere pubbliche e politiche sociali. Il consigliere Giuseppe Grassi, invece, ha espresso un giudizio negativo, definendo l’operato dell’amministrazione come un periodo di cinque anni di lamentele riguardo i conti pubblici, accusandola di aver allontanato i cittadini e sottovalutando i sussidi governativi. Altri consiglieri, tra cui Massimo Torre, Paolo Di Maio, Massimo Petrosino, Carlo Ferrigno, Gianfranco Trotta e Lello Buonfiglio (che ha espresso voto favorevole nonostante la sua candidatura con il centrodestra), hanno invece espresso apprezzamento per il lavoro svolto. Il sindaco ha difeso l’operato dell’amministrazione, evidenziando il risanamento finanziario avviato (sebbene non ancora completato) e l’efficace utilizzo dei fondi statali, sottolineando la ripresa della città. Ha respinto le accuse di aver concentrato l’approvazione degli atti e l’avvio dei lavori pubblici in prossimità della fine del mandato, ribadendo l’impegno ad amministrare correttamente fino all’ultimo giorno. Infine, il consiglio ha approvato la rinegoziazione dei prestiti concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti, con un conseguente risparmio annuo di 35.000 euro.