Mediatori Familiari: Sfide e Opportunità nella Legge Italiana

Mediatori Familiari: Sfide e Opportunità nella Legge Italiana

A Nocera Inferiore, presso la biblioteca comunale, si è svolto il 19 maggio un importante convegno intitolato “In medio stat res”, focalizzato sulle dinamiche e le problematiche della mediazione familiare in Italia. L’incontro, presieduto dall’avvocato Michele Del Bene, ha visto la partecipazione di illustri relatori, tra cui l’avvocato Vincenzo Sirica, segretario generale dell’Associazione nazionale forense di Nocera Inferiore, e l’avvocato Gianfranco Trotta, consigliere comunale e presidente della Camera minorile locale, che ha portato i saluti del sindaco Manlio Torquato. Il dibattito ha preso le mosse dalla drammatica realtà di un paese dove, statisticamente, una coppia su tre si separa, evidenziando la necessità di soluzioni alternative al lungo iter giudiziario. Recenti modifiche legislative, pur mirate a semplificare le procedure di negoziazione assistita, hanno introdotto, secondo l’avvocato Raimondo Di Iesu, una normativa frammentata e non del tutto coerente, che solleva dubbi, tra cui la mancanza di accesso al gratuito patrocinio e l’elevata responsabilità professionale a carico degli avvocati in caso di inadempimento dei termini procedurali. Di Iesu ha inoltre sottolineato la difficoltà di raggiungere accordi amichevoli, condizione necessaria per l’efficacia della mediazione, data la frequente presenza di conflittualità tra i coniugi. Il dottor Giancarlo Palumbo, mediatore familiare, ha aggiunto un’ulteriore prospettiva, evidenziando la complessità emotiva della separazione e il ruolo dell’odio, spesso più intenso dell’amore perduto, nel condizionare le scelte dei partner. Anche l’avvocato Trotta ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’avvocato come potenziale mediatore, pur nella consapevolezza dei limiti imposti dalla mancanza di una formazione specifica in materia. Questa carenza, unita all’assenza di un registro professionale dedicato ai mediatori familiari, rappresenta un’ulteriore criticità del sistema, evidenziando la necessità di un intervento normativo più organico e completo per garantire un supporto effettivamente efficace alle famiglie in difficoltà.