L’evoluzione del linguaggio italiano nell’epoca digitale

L’evoluzione del linguaggio italiano nell’epoca digitale

L’uso della lingua italiana, soprattutto nella comunicazione scritta online, sta subendo una profonda trasformazione. L’influenza delle nuove tecnologie, dei flussi migratori e delle contaminazioni linguistiche ha portato a un impoverimento lessicale e a una semplificazione della sintassi. Secondo Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, entro il 2050 assisteremo a un italiano meno raffinato, ricco di prestiti linguistici dall’inglese e dall’americano. Un esempio concreto di questa evoluzione è una tipica conversazione tra giovani: “Hey, posta subito la tua Instagram Stories dallo smartphone, taggami, per favore, ma metti la privacy per nasconderla al mio ex”. Questo utilizzo informale, pieno di anglicismi e abbreviazioni, rappresenta una sfida alla tradizione linguistica italiana. Marazzini stesso evidenzia come termini come “location”, molto utilizzati su piattaforme come TripAdvisor, sostituiscano parole italiane più ricche di sfumature, come “luogo”, “sito” e “posto”. Inoltre, l’aumento dell’analfabetismo funzionale contribuisce all’abbassamento del livello linguistico, con errori grammaticali di base che si diffondono rapidamente. Questo fenomeno è ben documentato da pagine social ironiche, come quella intitolata “Se io sarei”, che raccolgono esempi di errori grammaticali commessi da utenti di ogni tipo. La scomparsa di vocaboli colti di origine greca e latina, come “abnegazione” e “adempto”, rappresenta un’ulteriore perdita di ricchezza lessicale. Nonostante questo scenario apparentemente preoccupante, ricordiamo le parole di Cicerone: “Dum spiro, spero”. La speranza che l’italiano mantenga la sua vitalità e ricchezza rimane viva.