L’inserimento di estratti di Wikipedia nei commenti delle principali testate online, spesso su Facebook, rappresenta un nuovo fenomeno di protesta digitale. Negli ultimi due mesi, molti utenti hanno notato l’apparizione di definizioni, biografie o testi musicali totalmente estranei all’articolo in questione. Questo comportamento, noto come “Wikibombing”, rappresenta una risposta efficace alla proliferazione del clickbait, una pratica giornalistica online che utilizza titoli sensazionalistici per articoli spesso privi di valore o addirittura falsi, con l’unico obiettivo di incrementare il traffico web. La pubblicazione di brani di Wikipedia nei commenti nasce quindi come forma di resistenza da parte dei lettori. Il movimento sembra aver preso piede in seguito a un post riguardante il matrimonio del Presidente Macron, che evidenziava la differenza d’età tra lui e sua moglie. Da lì, la pratica si è diffusa rapidamente, tanto che due studenti siciliani, Giovanni C. e Christopher M., hanno creato una pagina Facebook, “Roba a caso da Wikipedia”, che in soli due mesi ha raggiunto quasi 15.000 follower. Tuttavia, va considerato che, nonostante la natura ribelle di questa azione, l’algoritmo di Facebook interpreta questi commenti come interazioni positive, incrementando di fatto l’engagement dei post bersaglio.
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