L’ospedale Monaldi di Napoli: chiusura del reparto trapianti pediatrici e appello per la riapertura

L’ospedale Monaldi di Napoli: chiusura del reparto trapianti pediatrici e appello per la riapertura

L’urgente necessità di riaprire il reparto di trapianti pediatrici dell’ospedale Monaldi di Napoli è stata sollevata dal coordinatore regionale di Sinistra Italiana, Tonino Scala. La gravità della situazione, al di là di ogni strumentalizzazione politica, richiede un’immediata risoluzione. Secondo le autorità sanitarie, la chiusura sarebbe dovuta a una carenza di personale specializzato, come emerso da un audit ministeriale che ha portato alla sospensione delle attività. Tuttavia, un comitato di genitori evidenzia ulteriori problematiche, tra cui trasferimenti di medici altamente qualificati, difficoltà di collaborazione interdipartimentale e mancanza di protocolli specifici. Queste carenze sono state segnalate alla commissione regionale per la trasparenza, attualmente impegnata nell’esame della questione. Le origini del problema risalgono ai decreti di riorganizzazione firmati dall’ex governatore Caldoro e dall’attuale senatore Calabrò, e la situazione, secondo Scala, è peggiorata negli ultimi anni a causa di una gestione scriteriata delle politiche sanitarie regionali. Questa gestione, mascherata da un’illusoria efficienza commissariale, ha in realtà rafforzato un sistema di potere inefficiente e cinico, con conseguenti ripercussioni sulla qualità dei servizi sanitari e un aggravio di costi a carico dei cittadini, soprattutto dei più vulnerabili. Scala ritiene inaccettabile che il principale centro di trapianti cardiologici pediatrici del Sud Italia si trovi in una condizione simile, con danni irreversibili per i giovani pazienti costretti in liste d’attesa spesso ingannevoli. La chiusura del reparto, inoltre, spinge molti pazienti a rivolgersi ad altre regioni, causando una ulteriore riduzione dei fondi destinati alla sanità campana nell’anno successivo.