Addio a una Signora d’altri tempi: la Contessa Cettina Lanzara Calabria

La scomparsa della Contessa Cettina Lanzara Calabria, avvenuta il 14 aprile all’età di 103 anni, segna la fine di un’epoca. Questa nobildonna, spesso residente nella sua elegante dimora di Croce Malloni a Nocera Superiore, era un’icona di raffinatezza e stile. La sua villa, un gioiello architettonico con un giardino all’inglese e arredi di inestimabile valore, sembrava uscita da un film di Visconti. La Contessa si muoveva con disinvoltura negli ambienti più esclusivi, ma manteneva la semplicità e la genuinità di chi possiede una vera nobiltà d’animo. Ho avuto il privilegio di conoscerla, grazie all’amicizia con mia madre, e ne sono sempre rimasto affascinato. La sua gioia di vivere, la sua passione per le arti umanistiche, la sua conversazione brillante e la sua presenza in contesti mondani di altissimo livello, lasciavano un segno indelebile. Tra i suoi incontri illustri, ricordiamo la Regina Elisabetta II, Umberto di Savoia e i Borbone di Francia. Il suo eloquio elegante, però, non rendeva questi incontri ricordi sbiaditi del passato, ma li rendeva vivi e affascinanti. Per anni, ha presieduto la sezione campana dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane, è stata tra le fondatrici dell’ANDE (Associazione Nazionale Donne Elettrici), nata in concomitanza con l’ottenimento del diritto di voto femminile, e ha dedicato gran parte della sua vita alla Croce Rossa Italiana. La sua eredità letteraria include diversi volumi, nei quali traspare la sua forte personalità. “Il ricordo dei giorni”, il suo libro più celebre, è un ponte tra due secoli, un esempio di stile e savoir-faire, qualità oggi sempre più rare in una società spesso caratterizzata da aggressività e mancanza di rispetto. La Contessa Cettina non è più tra noi, ma il suo ricordo e il suo esempio rimarranno a guidarci, se davvero vogliamo vivere con grazia e dignità.