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Il maestoso Castagno dei Cento Cavalli: storia, leggenda e mistero etneo

Nel cuore del Parco dell’Etna, nel comune di Sant’Alfio (Catania), sorge un colosso vegetale: il Castagno dei Cento Cavalli. Questo imponente albero di castagno (Castanea sativa), situato in una zona che deve il suo nome ai tre fratelli martirizzati sotto l’imperatore Decio nel III secolo d.C., è oggetto di studi botanici che ne attestano l’eccezionale età, stimata tra i tremila e i quattromila anni, e le dimensioni considerevoli, che lo rendono un gigante tra i suoi simili. Celebre in tutto il mondo, la pianta presenta una struttura tripartita, che ha alimentato dibattiti sulla sua natura unitaria. Il naturalista Giuseppe Recupero fornì prove a sostegno dell’unicità del tronco, smentendo l’ipotesi di una fusione di alberi distinti. Dipinti d’epoca, come quello di Jean-Pierre Houel, raffigurano un’abitazione un tempo situata alla base dell’albero. Il Guinness dei Primati, basandosi su una misurazione del 1780 che registrava una circonferenza di 57,9 metri, compresi i rami, lo ha riconosciuto come l’albero più grande del mondo. Tuttavia, un incendio doloso del 1923, presumibilmente appiccato da abitanti di Giarre in segno di rivalsa per l’indipendenza amministrativa ottenuta da Sant’Alfio, ne ha ridotto le dimensioni. Nonostante i danni subiti, l’albero ha continuato ad affascinare artisti di ogni latitudine, che ne hanno immortalato la maestosa figura nei loro dipinti. Nel 2006, l’UNESCO ha conferito al Castagno dei Cento Cavalli il prestigioso riconoscimento di Monumento Messaggero di Pace. Il nome suggestivo deriva da una leggenda piccante: si narra che una regina, durante una battuta di caccia, trovò rifugio con il suo seguito, composto da un centinaio di cavalieri e dame, all’interno del tronco cavo dell’albero durante un violento temporale. La lunga durata della tempesta ha dato luogo a racconti popolari che attribuiscono alla regina un comportamento piuttosto licenzioso durante la notte trascorsa sotto la protezione delle fronde. L’identità della sovrana resta avvolta nel mistero: tra le ipotesi più accreditate figurano Giovanna d’Aragona, Isabella d’Inghilterra e Giovanna I o II d’Angiò. Tuttavia, l’assenza di prove storiche sulla presenza di queste regine in Sicilia non ha intaccato la popolarità della leggenda. Al di là del fascino delle storie tramandate, il Castagno dei Cento Cavalli rimane un simbolo ineguagliabile della ricchezza naturalistica e paesaggistica siciliana.

Redazione

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