Nuova Legge sulla Responsabilità Medica: Maggiore Tutela per Pazienti e Professionisti

La legge Gelli, approvata definitivamente nel 2017, ha rivoluzionato il sistema di responsabilità professionale sanitaria, introducendo significative modifiche per garantire maggiore sicurezza nelle cure e un equo risarcimento dei danni. Un punto cardine è la depenalizzazione dell’errore medico dovuto a imperizia, a patto che siano state seguite le linee guida o le buone pratiche clinico-assistenziali. Questo significa che il personale sanitario non sarà più perseguibile penalmente per omicidio o lesioni colpose in caso di errore professionale, se sono state rispettate le norme. La responsabilità civile, invece, rimane in capo al professionista (responsabilità extracontrattuale) e alla struttura sanitaria (responsabilità contrattuale), per il risarcimento dei danni patiti dal paziente. Questa riforma mira a contrastare la “medicina difensiva”, pratica spesso costosa e inefficiente, che si sviluppava a causa di una legislazione ambigua. La nuova legge facilita l’accesso dei pazienti a un risarcimento più rapido e certo, grazie a strumenti come la maggiore trasparenza negli atti sanitari, la conciliazione obbligatoria, e la possibilità di agire direttamente contro la compagnia di assicurazione. Inoltre, è stato introdotto l’obbligo di assicurazione per le strutture sanitarie e i liberi professionisti, con polizze specifiche per la colpa grave. Un fondo di garanzia, infine, è stato istituito per coprire i casi di mancato risarcimento da parte delle compagnie assicurative. Nonostante le positive implicazioni, la corretta applicazione della legge richiede una continua sorveglianza per bilanciare efficacemente la sicurezza delle cure con la tutela dei professionisti, preservando il fondamentale diritto alla salute.