Il Vescovo di Mostar nega l’autenticità delle apparizioni mariane a Medjugorje

Monsignor Ratko Peric, nella sua diocesi che comprende Medjugorje, ha recentemente pubblicato un articolo che respinge la veridicità delle presunte apparizioni della Madonna, ribadendo analisi già presentate a Benedetto XVI. Questa dichiarazione, giunta poco prima dell’arrivo dell’inviato papale, Arcivescovo Henryk Hoser, ha sollevato interrogativi, soprattutto per la tempistica. L’articolo nega la veridicità delle apparizioni, focalizzandosi anche su incongruenze riguardanti la data della prima manifestazione. La giustificazione ufficiale per le discrepanze tra i resoconti iniziali e quelli successivi appare debole.
Una commissione, istituita da Papa Benedetto XVI e che includeva il Cardinale Ruini, aveva presentato a Papa Francesco nel 2014 una relazione che, pur senza escludere completamente elementi soprannaturali nella prima settimana, suggeriva una valutazione critica delle visioni successive. Peric, invece, si concentra proprio sulla durata del fenomeno, definendolo uno “spettacolo” per i fedeli. L’incarico di Hoser, peraltro, riguarda solo aspetti pastorali, non indagini sulle apparizioni. La posizione della Curia diocesana, secondo Peric, è stata sempre netta: le presunte apparizioni non sono autentiche.
Il vescovo descrive i veggenti, i messaggi e il segno visibile come “presunti”, evidenziando il comportamento anomalo della figura, in contrasto con le tradizionali apparizioni mariane approvate dalla Chiesa. Questa entità, secondo Peric, inizia conversazioni, ride in modo insolito, scompare e ricompare a suo piacimento, obbedisce ai veggenti e al parroco, permette di essere toccata e il suo velo di essere calpestato. Queste azioni, afferma Peric, sono incompatibili con l’immagine della Vergine Maria.
Peric evidenzia inoltre contraddizioni nelle dichiarazioni dei veggenti riguardo alla durata delle apparizioni, segnalando discrepanze anche nella descrizione dell’abbigliamento della figura. Infine, Peric conclude senza mezzi termini: sulla base delle indagini della Curia diocesana, comprese quelle relative ai primi sette giorni, le apparizioni a Medjugorje non sono autentiche.