L’Europa sollecita tagli al bilancio italiano: un’emergenza da 3,4 miliardi

Mentre l’incertezza regna sovrana per le politiche protezionistiche di Trump, ignorate dall’appello alla collaborazione del presidente cinese Xi Jinping (“Nessuno vincerebbe una guerra commerciale”), la Commissione europea preme sull’Italia per una correzione di bilancio di 3,4 miliardi di euro, pena l’avvio di una procedura per deficit eccessivo. Questa cifra, seppur rilevante, appare irrisoria rispetto al debito pubblico italiano di 2.230 miliardi di euro, il più alto in Europa. Una semplice rimodulazione della spesa pubblica, ad esempio riducendo di 3,4 miliardi i 20 miliardi stanziati nel dicembre 2016 per il salvataggio delle banche, potrebbe risolvere il problema, garantendo il supporto necessario a istituti come il Monte dei Paschi di Siena. L’elezione di Antonio Tajani a presidente del Parlamento europeo, avvenuta a Strasburgo, non sembra aver placato le richieste di Bruxelles. I cospicui costi derivanti dalla duplice sede del Parlamento europeo (Bruxelles e Strasburgo), compresi i trasferimenti continui di documenti e materiali, e gli investimenti per la nuova sede della BCE a Francoforte, rappresentano un’inefficienza strutturale. L’attenzione dell’Unione Europea, tuttavia, è ora rivolta alla minaccia rappresentata dal protezionismo di Trump, che imporrà alle aziende straniere di produrre negli Stati Uniti per accedere al mercato, pena dazi elevati. Nonostante l’avvertimento di Xi Jinping contro il protezionismo, lanciato al World Economic Forum di Davos, è probabile che si seguano percorsi inaspettati, come insegna la storia, ricordando, ad esempio, le disastrose conseguenze della campagna di Russia di Napoleone. Sàntolo Cannavalewww.santolocannavale.it