Una recente proposta legislativa presentata alla Camera dei Deputati potrebbe rivoluzionare il rapporto tra umani e animali domestici, riconoscendo i cani come membri a pieno titolo della famiglia, non solo di fatto ma anche legalmente. Da sempre considerati i migliori amici dell’uomo, il legame profondo e quasi filiale tra cani e proprietari è innegabile. La proposta mira a colmare una lacuna, integrando i dati anagrafici dei cani, gestiti a livello regionale, negli stati di famiglia dei loro “adottanti” – termine preferito a “proprietari” per sottolineare l’aspetto affettivo e responsabile del rapporto. L’obiettivo è promuovere una concezione del cane come membro di famiglia, con un “padre” che ne garantisce il benessere. I promotori sostengono che tale misura migliorerebbe la gestione del randagismo, faciliterebbe l’identificazione del responsabile in caso di danni causati dall’animale e renderebbe più sicure e tracciabili le adozioni. Ciò avverrebbe attraverso la creazione, a livello comunale, di piattaforme digitali che collegherebbero i dati anagrafici canini (inclusi microchip e altre informazioni) a quelli dei loro adottanti, creando un sistema informativo parallelo a quello dei cittadini. L’approvazione di questa proposta potrebbe portare a un futuro in cui, ufficialmente, si parli di famiglie composte da genitori, figli e cani a carico, aprendo persino alla possibilità di futuri incentivi economici per le spese legate al mantenimento dei cani.
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