Un omaggio al Professor Francesco “Ciccio” Di Pace, paladino dell’Agro

Oggi Castel San Giorgio ha salutato il professor Francesco “Ciccio” Di Pace, un uomo la cui scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Sebbene la mia conoscenza del professore sia stata breve, nel corso dell’ultimo anno ho avuto modo di apprezzare la sua profonda umanità e il suo inesauribile spirito combattivo. La notizia della sua morte mi ha spinto a partecipare al funerale, celebrato presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie, unendosi al cordoglio di quanti lo hanno conosciuto meglio di me. Ricorderò sempre le sue interviste, piene di passione e di fervida difesa del territorio, dei suoi prodotti, della sua storia e della sua integrità ambientale. Ho poi appreso delle sue battaglie passate, condotte con impegno in politica e in associazioni come Legambiente, a favore dell’ambiente, dei diritti e della legalità, battaglie che ha continuato a sostenere fino all’ultimo. La sua dedizione, il suo entusiasmo e la sua incrollabile fermezza sono esempi rari nel panorama politico attuale. Seguendo il corteo funebre, mi sono interrogato sulla difficoltà di riempire il vuoto che lascia nella comunità. Ma poi ho riflettuto su ciò che egli mi ha lasciato, sul suo lascito, e ho compreso che l’eredità più preziosa non è tanto ciò che ci lascia fisicamente, ma l’impronta che ha lasciato nel cuore di chi lo ha conosciuto. Se anche una scintilla della sua energia e della sua passione è stata trasmessa a coloro che oggi gli hanno reso omaggio, allora il suo vuoto potrà essere colmato, e la sua opera di impegno civile non sarà stata vana. Arrivederci, professor Di Pace. Grazie.