Categories: Attualità

Un Natale catanese: un viaggio culinario attraverso le tradizioni

Le festività natalizie in Sicilia sono un’esperienza gastronomica intensa, un tripudio di sapori decisi e porzioni abbondanti. Immaginate un cenone e un pranzo di Natale a Catania: un’autentica festa per il palato! Iniziamo la Vigilia con le “crispelle”, o “sfingi”, frittelle di farina e lievito ripiene di acciughe o ricotta, il cui aroma inebriante permea le strade e le case. Queste delizie, che altrove costituirebbero un pasto completo, qui aprono un banchetto di antipasti. Segue la regina indiscussa: la “schiacciata”, declinata in infinite varianti: con tuma, acciughe e pepe; con cavolfiore al vino e olive nere; con cipolle, spinaci, broccoli… una vera sinfonia di sapori. A seguire, baccalà fritto, tortino di cavolfiore e un’ampia scelta di formaggi e salumi, il tutto accompagnato da un robusto vino rosso Etna. La serata prosegue con un ricco assortimento di frutta secca: nocciole, mandorle, semi di zucca, pistacchio di Bronte. Il classico panettone, benché non appartenente alla tradizione locale, conclude la maratona culinaria di mezzanotte. Dopo qualche ora di riposo, ci tuffiamo nel pranzo di Natale, che riprende con gli avanzi della Vigilia come antipasto, per poi proseguire con lasagne al ragù o agli spinaci, arrosto, pollo ripieno e il “falsomagro”, un arrotolato di carne ripiena, la cui farcitura varia a seconda delle tradizioni locali. Ma i veri protagonisti sono i dolci: cannoli, cassata, torrone, e le specialità natalizie come i “nucatoli”, dolcetti a forma di S ripieni di fichi secchi, uva passa e noci; la “cubaita”, un torrone con mandorle, pistacchio o sesamo; e il “cucciddatu” (o buccellato), una ciambella di pasta frolla farcita e glassata. Queste leccornie sono accompagnate da vini da dessert: passito, malvasia, moscato e zibibbo, vini che, come si dice, “distendono” dopo un pasto così ricco. E la festa non finisce qui! Il 25 dicembre sera, si prosegue a consumare gli avanzi di queste due giornate indimenticabili, un’eredità di sapori, profumi e tradizioni tramandate di generazione in generazione. Buon Natale!

Redazione

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