Il Natale Nocerino: Tradizioni, Sapori e Riti Ancestrali

Il Natale Nocerino: Tradizioni, Sapori e Riti Ancestrali

Le festività natalizie a Nocera e nel suo circondario sono ricche di usanze secolari, tramandate di generazione in generazione. Dai cibi tradizionali preparati per i banchetti alle pratiche rituali, il Natale nocerino è un’esperienza sensoriale e culturale unica. La Vigilia, ad esempio, era scandita da due momenti culinari: un primo pranzo a base di broccoli lessati in insalata, baccalà fritto o in “pizzelle”, latticini e mostaccioli, seguito da una cena più abbondante. Linguine o vermicelli alle vongole aprivano la strada a un ricco repertorio di pietanze a base di pesce, tra cui capitone fritto o arrosto, accompagnate da sottaceti, insalata di rinforzo e dolci tradizionali. Strufoli, mostaccioli, paste reali e susamielli erano i protagonisti indiscussi dei dolci natalizi. La mezzanotte era celebrata con una processione familiare, portando il Bambinello nella mangiatoia con canti e preghiere, seguita da giochi di tombola e consumo di frutta secca. Il giorno di Natale, altrettanto ricco, proponeva tagliolini al ragù, cappone arrosto e altri piatti squisiti. Santo Stefano, tradizionalmente dedicato ai minatori, prevedeva un pranzo più leggero, a base di cicoria in brodo. Nei giorni seguenti, rappresentazioni teatrali della “Cantata dei pastori” animavano le serate. Il cenone di Capodanno riproponeva le delizie della Vigilia, con l’aggiunta di legumi, simbolo di prosperità. La mezzanotte era scandita da fuochi d’artificio e dal rituale dello “scaricamento” di oggetti vecchi, per allontanare le disgrazie dell’anno trascorso. L’Epifania, infine, segnava la fine delle festività, con doni per i bambini buoni e carbone per i monelli. Il presepe rimaneva intatto fino all’arrivo dei Re Magi, rispettando la tradizione che proibiva qualsiasi attività produttiva in questo giorno. La notte di Natale aveva anche una connotazione magica, considerata propizia per la trasmissione di scongiuri e incantesimi, ma anche associata a leggende, come quella del lupo mannaro nato nella notte stessa. Di seguito, la ricetta tradizionale degli struffoli: Ingredienti (per 4 persone): 450 gr farina 00, 110 gr zucchero, 75 gr strutto, 4 uova, mezza buccia di arancia grattugiata, mezza buccia di limone grattugiata, mezza bustina lievito, olio extravergine di oliva, 170 gr miele, 150 gr canditi misti, sale q.b. Preparazione: setacciare la farina, formare una fontana, aggiungere uova, 60 gr di zucchero, strutto, scorze grattugiate, sale e lievito. Lavorare l’impasto, formare una palla e far riposare per un’ora. Stendere l’impasto, creare dei cilindri e tagliarli a rettangoli di circa un centimetro. Friggere in abbondante olio bollente fino a doratura. Sgocciolare su carta assorbente. Preparare uno sciroppo con il miele rimanente, zucchero e acqua. Unire gli struffoli allo sciroppo, mescolando delicatamente, e decorare con canditi.