Diverse associazioni civiche, tra cui la “Rete civica per l’acqua pubblica – Ato3 Sarnese”, “Rete Civica No Gori”, e il “Comitato Acqua Pubblica Nocera Inferiore – Rete cittadina contro la privatizzazione dell’Acqua”, hanno lanciato un allarme riguardo ad un presunto nuovo costo ingiustificato incluso nelle fatture idriche Gori. Il comunicato congiunto accusa la società di un tentativo occulto di incrementare i propri profitti a spese dei consumatori tramite una voce di “deposito cauzionale”, ritenuta illegittima. I cittadini sono invitati a non corrispondere le bollette contenenti tale addebito. Secondo i comitati, questo onere, suddiviso in sei rate da circa dieci euro ciascuna, si traduce in un costo aggiuntivo di circa 60 euro a utente, generando un introito stimato di 30 milioni di euro per la Gori. Tale somma, sostengono le associazioni, sarebbe ingiustificata in quanto i cittadini avrebbero già versato il deposito cauzionale ai precedenti gestori del servizio idrico. Inoltre, le organizzazioni raccomandano cautela, suggerendo ai possessori di contatori esterni di proteggerli da possibili atti vandalici, come i distacchi del servizio segnalati in passato. Infine, è stato annunciato l’imminente rilascio di un modulo di reclamo per contestare l’addebito del deposito cauzionale nelle fatture.
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