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Il Fico d’India: Un Tesoro Spinoso della Cucina Mediterranea

Originaria del Messico, dove gli Aztechi la veneravano con significati simbolici profondi, chiamandola “nopallo”, la pianta del fico d’India (Opuntia ficus-indica) si è naturalizzata nel bacino del Mediterraneo e in altre aree temperate del mondo, tra cui Africa, Asia e Australia. Si ritiene che il suo arrivo in Europa, agli inizi del XVI secolo, sia avvenuto tramite gli Spagnoli dopo la conquista del Nuovo Mondo, forse grazie a Cristoforo Colombo che, per errore, credeva di aver raggiunto le Indie. Questa pianta vigorosa, capace di raggiungere i 3-5 metri di altezza, prospera in natura e rappresenta una rarità: un frutto che, quasi sempre, non subisce trattamenti chimici. Le sue varietà presentano frutti di diversi colori: giallo (sulfarina), rosso (sanguigna) e bianco (muscaredda o sciannarina), raccolti da agosto fino a novembre, a seconda della maturazione. I frutti, dolci e succosi, sono deliziosi freschi e refrigerati dopo la pulitura. In Sicilia, in particolare, il fico d’India è diventato un elemento paesaggistico inconfondibile, presente in abbondanza come in nessun’altra regione del Mediterraneo. Ricco di calcio, fosforo e vitamina C, il fico d’India offre un elevato valore nutrizionale. Oltre al consumo fresco, i frutti vengono impiegati per preparare liquori, sciroppi (da utilizzare in dolci), gelatine, gelati e marmellate, una prelibatezza da spalmare sul pane o nelle crostate. Ma il fico d’India è una risorsa completa: i suoi fiori creano un infuso rinfrescante e diuretico, le pale sono ottime in salamoia, sott’aceto o in confettura, mentre le bucce, in passato, venivano utilizzate per creare frittelle. L’antica usanza siciliana di consumare fichi d’India a colazione durante la vendemmia, in particolare, nacque dalla generosità dei proprietari delle vigne che offrivano i frutti ai vendemmiatori per evitare che consumassero troppa uva. Tra le preparazioni più famose c’è la mostarda di fichi d’India, la cui ricetta segue:

**Mostarda di Fichi d’India**

Ingredienti: 10-15 kg di fichi d’India maturi, 6-7 chiodi di garofano, 4 stecche di cannella, cannella in polvere q.b., 100 gr di farina 00 o semola di grano duro per ogni litro di succo, mandorle tostate e tritate, foglie di alloro.

Preparazione: Dopo aver indossato guanti, lavare i fichi d’India. Cuocere a fuoco lento, semi-coperti, in una pentola capiente fino a quando non saranno completamente disfatti. Passare la polpa al passaverdure, quindi filtrare il liquido con un colino a trama fine. In una pentola più piccola, unire il succo filtrato, i chiodi di garofano e la cannella. Preparare una pastella liscia e priva di grumi mescolando la farina con una parte del succo. Aggiungere la pastella al succo nella pentola e cuocere a fuoco lento, mescolando continuamente, fino ad ottenere una crema densa. Togliere chiodi di garofano e cannella. Versare la mostarda ancora calda in una teglia foderata di carta forno e lasciarla rapprendere. Sformare e far asciugare al sole per alcuni giorni, girandola regolarmente e proteggendola dall’umidità per evitare la formazione di muffa. Una volta asciutta, tagliare a cubetti e conservare in contenitori ermetici alternandoli con foglie di alloro. La mostarda si conserva per mesi, ma è così deliziosa che spesso finisce in fretta! Può essere gustata calda, come dolce al cucchiaio, con cannella e mandorle tritate. La mostarda di fichi d’India conquista tutti i palati con i suoi profumi e sapori unici. Buon appetito!

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