La Biblioteca Pucci di Nocera ha ospitato il primo seminario di un ciclo dedicato alle dipendenze, esplorandone le radici filosofiche e psicologiche. L’incontro, coordinato dalla direttrice Nicla Iacovino, ha visto la partecipazione di illustri relatori. L’assessore alla cultura, Maria Laura Vigliar, ha espresso il suo entusiasmo per l’iniziativa e per l’elevato numero di partecipanti, sottolineando il pregio dell’interazione tra pubblico e relatori. Il dibattito ha coinvolto quattro esperti: docenti universitari e psicoterapeuti, seguiti da una sessione di domande e risposte. Il tema centrale, di scottante attualità, è stato affrontato da diverse prospettive. La professoressa Luciana Desiderio, docente di storia e filosofia, ha evidenziato l’evoluzione delle dipendenze, estendendosi oltre le sostanze tradizionali a quelle tecnologiche, come la dipendenza da internet e social media, definendola una complessa questione sociale, culturale e psicologica. Pasquale Rossi, psicologo clinico e psicoterapeuta, ha analizzato gli aspetti clinici della dipendenza, focalizzandosi sulla mancanza di stimoli, interesse sociale e immaginazione che caratterizzano l’individuo dipendente, la cui attenzione è totalmente assorbita dall’oggetto del desiderio. Carlo Di Legge, docente e preside, ha interpretato la dipendenza come una forma di sottomissione, sia a persone che a cose, evidenziando il ruolo della filosofia nell’analisi di questi fenomeni. Infine, Benito Petrone, psicoterapeuta relazionale, ha arricchito la discussione con le sue esperienze, mettendo in luce l’influenza del capitalismo e della cultura occidentale. La vivace discussione successiva ha generato spunti di riflessione e approfondimento. Il ciclo proseguirà il 28 ottobre con un incontro su “Amore e dipendenza”, mentre il 18 novembre si affronterà il tema “Dipendenza e/o felicità”.
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