Un piatto tradizionale siciliano, la pasta con le sarde, celebra la semplicità degli ingredienti poveri con sapori decisi e contrastanti. La sua origine è avvolta nella leggenda, risalendo al IX secolo d.C., in un periodo di transizione tra il dominio bizantino e quello arabo. Ingredienti chiave come il finocchietto selvatico, le sarde, l’uva passa, i pinoli e lo zafferano, svelano un’influenza araba nella ricetta, un’eredità evidente nell’utilizzo di questa preziosa spezia. La storia narra di Eufemio da Messina, un comandante militare che, dopo aver attirato l’ira dell’impero bizantino, cercò rifugio in Ifriqiya (l’odierna Tunisia). Lì, chiese aiuto all’emiro Ziyadat Allah I per riconquistare la Sicilia. Nel 827 d.C., una flotta musulmana sbarcò a Mazara del Vallo, e fu proprio allora, per nutrire le truppe, che un anonimo cuoco creò questo piatto, unendo le sarde, il finocchietto selvatico, una pasta rudimentale (già presente nell’IX secolo), e lo zafferano. Ecco una ricetta per quattro persone: 400 g di bucatini, 1 kg di sarde fresche, 50 g di sarde sotto sale, 1 cipolla, 1 pomodoro pelato, un mazzo di finocchietto selvatico, uva passa, pinoli, 1 bustina di zafferano, olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Iniziate pulendo le sarde, eliminando teste, interiora e lische, poi sciacquatele accuratamente. In un tegame, fate rosolare la cipolla affettata in olio caldo. Aggiungete le sarde sotto sale (dopo averle ben dissalate), creando una crema con l’aiuto di un cucchiaio di legno. Unite l’uvetta (precedentemente ammollata in acqua tiepida per 10 minuti), i pinoli e fate insaporire per 5 minuti. Aggiungete il pomodoro pelato e cuocete per altri 5 minuti. Unite poi le sarde fresche e cuocete per 10 minuti. In un’altra pentola, lessate il finocchietto, conservando l’acqua di cottura. Tritate le cime e unitele al sugo. Sciogliete lo zafferano in due mestoli di acqua di cottura e incorporatelo nel sugo. Aggiustate di sale e pepe. Cuocete i bucatini nell’acqua di cottura del finocchietto, scolateli al dente e saltateli nel sugo. Un’opzione finale è spolverare con pangrattato tostato. Buon appetito!
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