Napoli: Scontro sull’acqua pubblica, il sindaco De Magistris commissaria l’Abc

Tensioni crescenti a Napoli sulla gestione dell’acqua pubblica. Il sindaco Luigi De Magistris ha disposto il commissariamento di ABC, azienda interamente comunale, a seguito di contrasti con il suo presidente, l’avvocato Maurizio Montalto, scatenati dall’entrata in vigore di una nuova normativa regionale. Questa legge impone rigorosi standard dimensionali e operativi alle società che gestiscono il servizio idrico. De Magistris, intenzionato a mantenere la gestione pubblica, mira ad ampliare ABC per soddisfare questi requisiti. Tuttavia, la società, pur essendo di proprietà comunale, ha ostacolato questi sforzi, causando una profonda frattura con l’amministrazione. La decisione culminata nello scioglimento del consiglio di amministrazione e nella nomina di Marina Paparo come commissario straordinario, incaricata di ristrutturare l’azienda secondo le disposizioni legislative. La scelta ha suscitato forti reazioni da parte di Montalto e del consiglio dimissionario, che hanno espresso dure critiche al sindaco. Anche i comitati cittadini si sono mobilitati, organizzando un’assemblea pubblica, alla quale ha partecipato il vicesindaco Raffaele Del Giudice, per discutere la situazione e la potenziale privatizzazione del servizio. Montalto e i comitati accusano De Magistris di aver revocato la presidenza senza consultazione, mentre il Comune contrappone l’ostruzionismo di Montalto al processo di integrazione del ciclo idrico, in particolare riguardo all’assorbimento di 107 dipendenti del Consorzio San Giovanni e il relativo trasferimento degli impianti. Il nodo cruciale riguarda la mancanza di fondi per quest’operazione, secondo Montalto e i comitati, mentre il Comune afferma che le risorse sono già disponibili. Anche Padre Alex Zanotelli si è schierato a favore dei comitati e di ABC, ricevendo una risposta secca da De Magistris che nega qualsiasi intenzione di privatizzazione. Il futuro appare incerto, con le posizioni contrapposte che sembrano difficilmente riconciliabili.