Stop alle “tasse sulle tasse”: la Cassazione apre la strada ai rimborsi sulle bollette

Una recente sentenza della Corte di Cassazione offre una boccata d’ossigeno ai consumatori italiani. La sentenza, che conferma un precedente orientamento giurisprudenziale del 1997, dichiara illegittimo il calcolo dell’IVA sulle accise e sull’addizionale provinciale presenti nelle bollette di luce e gas. In sostanza, viene riconosciuta l’illegittimità della pratica di applicare un’imposta su un’altra imposta, una “tassa sulla tassa”, gravosa per i cittadini e non prevista dalla legislazione italiana. Questo principio è stato ribadito in un caso specifico riguardante la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TIA), ottenendo un risultato positivo grazie all’azione di Federconsumatori. L’assenza di una norma esplicita che autorizzi tale doppia tassazione rende illegittima l’applicazione dell’IVA anche sulle accise relative a gas ed elettricità. Di conseguenza, i consumatori hanno il diritto di richiedere il rimborso delle somme indebitamente versate. Un cittadino, ad esempio, ha ottenuto con successo dal giudice di pace di Venezia il rimborso di circa cento euro da Enel, somma corrispondente al pagamento eccessivo dovuto alla doppia tassazione. L’azienda non ha presentato opposizione, probabilmente in attesa di un intervento statale per il recupero dell’importo. L’eventuale consolidamento di questo precedente giurisprudenziale potrebbe avere conseguenze rilevanti per le casse dello Stato, con possibili rimborsi di ingenti somme agli utenti. Federconsumatori si impegna a continuare la lotta per l’eliminazione definitiva di questa pratica, definita un “abuso”.