Nutrienti senza glutine: amaranto, quinoa e grano saraceno

Nutrienti senza glutine: amaranto, quinoa e grano saraceno

Pseudocereali: un’alternativa nutriente ai cereali tradizionali, adatta a tutti, celiaci inclusi. Queste piante, pur non appartenendo alla famiglia delle graminacee, offrono profili nutrizionali simili, permettendo un’ampia versatilità in cucina. Tra gli pseudocereali più comuni, spiccano amaranto, quinoa e grano saraceno. Rispetto ai cereali raffinati, come il frumento, questi pseudocereali presentano un più elevato contenuto di nutrienti, grazie a una minore lavorazione che preserva le proprietà benefiche. L’abbondanza di fibre contribuisce alla regolarità intestinale e alla prevenzione di malattie come il cancro al colon-retto. Inoltre, vantano un quantitativo di proteine superiore a quello dei cereali tradizionali, con una maggiore concentrazione di lisina, amminoacido essenziale non sintetizzato dal nostro organismo. La totale assenza di glutine li rende particolarmente indicati per chi soffre di intolleranza o sensibilità al glutine. L’amaranto, in particolare, è ricco di acido alfa-linolenico, un acido grasso omega-3 essenziale per il controllo del colesterolo e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. La presenza di composti come la rutina, con proprietà antiossidanti che proteggono la salute vascolare, e lo squalene nell’amaranto, che riduce la sintesi del colesterolo nel fegato, contribuisce ulteriormente ai benefici per la salute. Questi pseudocereali, quindi, non sono solo un’alternativa per i celiaci, ma un’aggiunta preziosa per una dieta sana ed equilibrata per tutti. Integrarli nella propria alimentazione è semplice: possono essere usati in zuppe, con legumi, in contorni di verdure o in insalate, sostituendo riso o pasta.