Categories: Attualità

Una nonnina di Nocera Inferiore conquista i cuori dei runners

Antonietta, un’ottantaquattrenne dal sorriso raggiante e dal volto segnato dal tempo, è diventata la mascotte non ufficiale del percorso salute di Montalbino. Chiunque si rechi in quel luogo la conosce: una figura familiare e amata, con la sua allegra conversazione pronta a scaldare le giornate di chi si dedica alla corsa o alla semplice passeggiata. La sua presenza è così attesa che la sua assenza desta preoccupazione tra i frequentatori del percorso. Antonietta, che vive a Montalbino da sempre, ama scherzare e intrattenersi con i corridori, condividendo aneddoti sulla sua lunga e intensa vita. Le donne le portano spesso piccoli doni, mentre gli uomini, come dice lei stessa con un pizzico di orgoglio, “mi fanno i complimenti”. Dietro la sua vivacità si cela una profonda sensibilità: le sue parole si caricano di emozione quando parla della compagnia che riceve ogni giorno, una compagnia che le è particolarmente preziosa da quando, un anno fa, ha perso il marito Rocco, suo compagno di vita per circa settant’anni. La loro storia d’amore è una fiaba durata una vita intera: si conobbero quando lei aveva quattro anni e lui sei, e da allora non si sono più lasciati. Dalla loro unione nacquero tre figli, ai quali si aggiunsero sette nipoti e due pronipoti, una famiglia numerosa che le dimostra grande affetto. Antonietta ama ricordare il passato: i suoi anni giovanili, la passione per il ballo, le competizioni sportive, e quel collier d’oro vinto durante una gara. Ricorda anche i suoi ammiratori, personaggi influenti come banchieri, dottori e professori, ma sottolinea come alla fine abbia preferito la genuinità di Rocco a ogni lusso. Ancora oggi, racconta, riceve attenzioni, soprattutto da un guardiano che la corteggia con complimenti e gesti gentili. Con disarmante sincerità, Antonietta condivide anche ricordi intimi, come il loro viaggio di nozze a Roma, dove, a causa di un equivoco, suo marito dovette fingere per alcuni giorni di non aver consumato il matrimonio. Ricorda le sue marachelle scolastiche, il padre che la seguiva per controllare le sue frequentazioni e i gelati offerti dai suoi ammiratori. Oggi, quello che più le riempie il cuore è cantare, in particolare una canzone che parla di un ritorno a casa felice, una melodia che i corridori aspettano con impazienza, accompagnandola con il canto e gli applausi. Antonietta, circondata dall’affetto di questa “seconda famiglia”, conclude con una frase che riassume il suo animo generoso e accogliente: “Pure ‘e pret’ ra’ via me vonno bene”. [Foto: Antonietta con una nipote; Antonietta e Rocco da fidanzati; Antonietta e Rocco il giorno del matrimonio]

Redazione

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