Categories: Attualità

La Street Art di Iabo: tra vandalismo e arte contemporanea a Nocera Inferiore

L’artista napoletano Iabo, noto per la sua evoluzione dalla scrittura sui muri all’arte contemporanea, ha tenuto un seminario intitolato “Push up The Story: forme e colori della Street Art” presso la biblioteca comunale “Raffaele Pucci” di Nocera Inferiore. L’evento, organizzato dal servizio comunale biblioteca-Informagiovani sotto la direzione di Nicla Iacovino, ha esplorato il fenomeno della Street Art, dalla sua nascita come espressione di disagio giovanile alla sua affermazione come forma d’arte riconosciuta. L’assessore alle politiche sociali Saverio D’Alessio, presente all’incontro, ha sottolineato il valore emotivo dei murales, come quello che abbellisce Piazzetta Petrosini, adiacente alla biblioteca. Iabo, iniziando la sua carriera nel 1995 con graffiti come forma di ribellione contro l’impatto pubblicitario, ha raccontato il suo percorso: “Ero un ragazzo di periferia che voleva gridare al mondo ‘io esisto!'” La Street Art, nata negli anni ’70 a New York e diffusa negli anni ’90, ha saputo trasformare spazi pubblici in tele, elevandosi da semplice atto vandalico a forma d’arte capace di rigenerare il territorio. La sottile linea tra arte e vandalismo è stata oggetto di discussione: Iabo ha spiegato come la bomboletta spray, strumento potenzialmente distruttivo, nelle mani giuste diventa uno strumento di creazione artistica. “Un’opera d’arte cattura lo sguardo, ti tiene inchiodato”, ha affermato l’artista. Dopo un periodo trascorso tra Stati Uniti e Londra, Iabo è tornato a Napoli, portando con sé un approccio creativo che privilegia la definizione del titolo prima dello sviluppo dell’opera stessa. Il suo stile, ironico e giocoso, si manifesta in opere come quelle dei cicli “Leitmotiv” e “Core Identity”, installazioni spesso realizzate con acrilico, spray e altri materiali, che rielaborano in chiave surreale elementi della società contemporanea (McDonald’s, Ikea, eBay). Il seminario, ricco di immagini e interazione col pubblico, si è concluso con l’esortazione di Iabo ai giovani artisti: “Resisti, che esisti!”.

Redazione

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