Unioni civili e convivenze di fatto: un nuovo panorama legale in Italia

L’Italia, dopo un percorso legislativo significativo, riconosce finalmente le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto tra persone di sesso opposto, diventando il ventisettesimo Paese europeo a legiferare in tal senso. La legge definisce con precisione le modalità di costituzione di queste unioni, garantendo diritti e doveri analoghi a quelli delle coppie sposate. Per le unioni civili tra persone dello stesso sesso, due maggiorenni possono dichiarare la loro volontà di formare un’unità familiare davanti a un Ufficiale di Stato Civile, alla presenza di testimoni. L’atto ufficiale registrerà i dati anagrafici, il regime patrimoniale scelto (comunione o separazione dei beni), e la residenza. È possibile adottare un cognome comune. La coabitazione è richiesta, mentre la fedeltà non è un obbligo. In caso di malattia, ricovero, detenzione o necessità di accedere alle case popolari, i diritti sono equiparati a quelli delle coppie sposate. È previsto un diritto di abitazione per almeno due anni sulla casa in affitto in caso di morte di uno dei partner. Successioni e pensioni di reversibilità rientrano nelle normative vigenti. Analogamente ai matrimoni, sono previsti impedimenti come parentele strette, interdizioni o condanne per omicidio o tentato omicidio di un precedente coniuge. Lo scioglimento dell’unione civile è semplice: una delle parti può comunicarlo all’Ufficiale di Stato Civile, e il divorzio è automatico dopo tre mesi. Le adozioni saranno valutate caso per caso dai giudici. Il cambio di sesso di un partner comporta lo scioglimento dell’unione civile, con effetto automatico anche per i matrimoni, trasformati in unioni civili. Infine, per le convivenze di fatto, etero o omosessuali, è possibile stipulare contratti che regolino gli aspetti patrimoniali. In caso di separazione, il giudice può stabilire un assegno di mantenimento per il partner bisognoso, in proporzione alla durata della convivenza. * Gigi Di Mauro, componente direttivo provinciale Anusca (Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile e Anagrafe)