Gelosia patologica: condanna per maltrattamenti familiari

Gelosia patologica: condanna per maltrattamenti familiari

La Corte di Cassazione ha confermato che condotte ossessive dettate da una sfiducia morbosa verso il partner costituiscono reato di maltrattamento familiare, sancendo una significativa affermazione in materia di violenza psicologica. La sentenza n. 20126/2015 della sesta sezione penale ha ribaltato l’assoluzione di un uomo accusato di aver sottoposto la moglie a sistematiche vessazioni. L’uomo, con comportamenti assillanti e controlli maniacali, aveva gravemente limitato la libertà e la quotidianità della consorte. Tra gli abusi riportati figurano aggressioni fisiche, sorveglianza costante, insulti ripetuti, ispezione del telefono cellulare alla ricerca di prove di infedeltà e la pretesa che la moglie abbandonasse il lavoro di hostess, giudicato “inappropriato per donne perbene”. Queste azioni, rientranti nell’articolo 572 del codice penale (maltrattamenti contro familiari e conviventi), costituiscono una sequela di atti prevaricatori e oppressivi, reiterati nel tempo, capaci di infliggere sofferenza morale e di impedire il pieno sviluppo della personalità della vittima. A differenza di episodi occasionali di violenza, il reato si configura nella reiterazione di condotte vessatorie. La Corte d’Appello di Palermo, pur riconoscendo una conflittualità coniugale dovuta alla sfiducia del marito, aveva ritenuto insufficienti la frequenza degli atti e la consapevolezza dell’imputato di provocare sofferenza psicologica alla moglie. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso del Procuratore Generale, ha invece evidenziato la convergenza delle testimonianze nel descrivere “comportamenti intimidatori e violenti ripetuti nel tempo” derivanti da gelosia morbosa, soddisfacendo così il requisito della reiterazione. La Cassazione ha ribadito il consolidato principio per cui il reato di maltrattamenti in famiglia comprende non solo aggressioni fisiche, ma anche atti di vessazione psicologica, alimentati da gelosia ossessiva, che determinino una prolungata sofferenza morale nella vittima.