Il Vescovo Giudice e la sfida della solidarietà nell’Agro Nocerino-Sarnese

Il Vescovo Giudice e la sfida della solidarietà nell’Agro Nocerino-Sarnese

Nella Cattedrale di San Prisco a Nocera Inferiore, monsignor Giuseppe Giudice ha tenuto il suo discorso annuale alla città, incentrato sul tema “Cinque ciottoli nella bisaccia: dal isolamento alla solidarietà”. L’evento, inserito nell’Anno della Misericordia e nell’ambito del novenario in onore di San Prisco, ha anche celebrato il Giubileo degli amministratori e delle forze dell’ordine. Il vescovo ha iniziato il suo intervento sottolineando la pervasiva solitudine esistenziale che affligge la società contemporanea, una condizione che genera senso di vuoto e disperazione. Attraverso una riflessione ispirata alla storia biblica di Davide e Golia, ha evidenziato come questa “malattia” ostacoli le relazioni umane, manifestandosi in problematiche sociali come il gioco d’azzardo, l’inquinamento ambientale, la proliferazione dei tumori e la crisi dell’artigianato locale a favore della grande distribuzione. Monsignor Giudice ha sottolineato l’importanza di un’educazione che, nel suo significato etimologico di “ex ducere”, conduca gli individui fuori da situazioni di stallo e patologie sociali, prima che sia troppo tardi. Ha quindi ribadito la necessità di una concezione dell’uomo non come unità isolata, ma come persona integrata in una rete di relazioni, dove le potenzialità individuali possono esprimersi al meglio. L’educazione, ha affermato, è un processo relazionale costruttivo tra persone, non tra oggetti, basato sull’accettazione reciproca anche nelle fragilità. Il discorso, intervallato da un’esibizione musicale degli studenti del liceo Alberto Galizia, si è concluso con la lettura di una poesia di Carlo Betocchi. Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha espresso apprezzamento per l’attenzione del vescovo alle comunità locali e per il messaggio di speranza rivolto a tutti. Monsignor Giudice, in un incontro con i giornalisti, ha sollecitato un impegno maggiore da parte di amministratori, forze dell’ordine, media e cittadini, auspicando una visione più positiva del territorio, incoraggiando a “colorare” la narrazione con sfumature meno cupe e a credere nelle potenzialità dell’Agro Nocerino-Sarnese.