Il successo travolgente dei The Jackal all’Università di Salerno

Il successo travolgente dei The Jackal all’Università di Salerno

L’incontro con i The Jackal presso l’Università degli Studi di Salerno ha superato ogni aspettativa, richiamando un pubblico così numeroso da rendere necessaria la traslocazione nell’Aula Magna intitolata a Vincenzo Buonocore. La capienza di 700 posti si è rivelata insufficiente a contenere l’entusiasmo dei presenti. “Ci avevate detto quattro persone, invece è arrivata mezza Campania!”, ha scherzato uno dei componenti del gruppo, di fronte all’affluenza straordinaria. L’evento, inizialmente previsto per le 11, è partito con un ritardo di circa mezz’ora a causa dell’imprevista folla. Il rettore Aurelio Tommasetti, la professoressa Marino (responsabile della comunicazione universitaria), e il professor Amendola (sociologia dei media) hanno accolto i popolari YouTuber Simone Ruzzo, Alfredo Felcoe e Francesco Ebbasta. Il rettore ha sottolineato l’importanza della comunicazione digitale per l’ateneo, evidenziando l’iniziativa come esempio di dialogo tra istituzione accademica e nuove forme di espressione. La sessione di domande e risposte si è svolta in un’atmosfera gioviale, caratterizzata dalla consueta spontaneità del trio. Il nome “The Jackal” nasce dalla loro iniziale pratica di “sciacallaggio” creativo: parodie di film e serie TV realizzate durante gli anni del liceo. Oggi, il loro successo è tale che sono numerose le celebrità che desiderano collaborare con loro, da Alessandro Gassman a Noemi, Barbara D’Urso, Roberto Saviano, Michele Placido e Lino Banfi, rovesciando la situazione iniziale in cui erano loro a dover contattare gli ospiti. Tra i numerosi successi, spicca la realizzazione del video di apertura dei David di Donatello di quest’anno, in collaborazione con il premio Oscar Paolo Sorrentino. Nonostante il successo nazionale, i The Jackal non dimenticano le proprie radici napoletane, che permeano la loro produzione. Interrogati sui loro obiettivi futuri, hanno confessato di non avere un piano preciso: la loro priorità è divertirsi, anche se la passione si è trasformata in un lavoro impegnativo, che li vede dedicare lunghe ore al montaggio e alla progettazione dei loro video.