Categories: Cultura & Spettacolo

L’arte della liuteria a Nocera Superiore: Scienza, Musica e Bellezza Urbana

La conclusione della serie di conferenze “Tra Estetica e Bellezza della Città” a Nocera Superiore ha visto protagonista Rocco Amendola, liutaio, ingegnere e professore. Amendola ha paragonato la costruzione di strumenti musicali a quella di bolidi di Formula 1, destinati però non a piloti, ma a musicisti, sottolineando l’eccezionale connubio tra arte e scienza nella liuteria. La sua passione, nata dalla sperimentazione con il mandolino e la chitarra classica, si è evoluta negli anni ’80 in una profonda ricerca sulla fisica acustica applicata alla costruzione e al miglioramento di chitarre. La conferenza, ospitata presso la biblioteca Aldo Moro di Virginia Vicidomini, ha esplorato diversi temi: il dibattito tra tradizione e innovazione, le radici storiche della musica e l’evoluzione degli strumenti dall’Impero Romano ai giorni nostri. Amendola ha evidenziato l’eccellenza italiana nella liuteria, con particolare riferimento a Cremona, e i rischi derivanti dalla concorrenza di produzioni estere, in particolare cinesi. Il liutaio è stato presentato come un “architetto dei musicisti”, una figura che trascende la semplice manualità artigianale, dedicandosi a un’approfondita ricerca scientifica per creare strumenti di elevata qualità. “Il liutaio è un artista che si avvale della scienza – ha spiegato Amendola – questi strumenti sono macchine sonore progettate secondo i principi dell’acustica”. La conferenza è stata arricchita dall’esposizione di strumenti musicali realizzati dallo stesso Amendola, tra cui un charango sudamericano costruito con il guscio di un armadillo. I chitarristi Francesco Amato e Vincenzo Volpe, fondatori dell’Ensemble Liceum, hanno concluso l’evento con un concerto eseguito su chitarre costruite da Amendola, offrendo un repertorio che spaziava dalle trascrizioni rinascimentali per liuto a composizioni contemporanee per due chitarre, un’emozionante dimostrazione pratica dei concetti esposti. Volpe ha sottolineato l’importanza del rapporto tra musicista e liutaio, descrivendo lo strumento come una “compagna di vita”, capace di influenzare lo stile interpretativo e la sensibilità dell’artista. L’Ensemble Liceum, attivo dal 2007, si caratterizza per un repertorio che fonde la musica classica con elementi di musica popolare, attualmente impegnato nel progetto “Buona notte e’ sunature”. In definitiva, l’incontro ha tracciato un percorso coinvolgente attraverso la musica, l’arte e la scienza, culminando in una celebrazione della maestria e della dedizione del liutaio.

Redazione

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