Nuceria Alfaterna: Un Progetto Ambizioso al Salone di Ferrara

Nuceria Alfaterna: Un Progetto Ambizioso al Salone di Ferrara

Rappresentanti delle amministrazioni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore e Pagani parteciperanno alla ventitreesima edizione del Salone dei Beni Culturali di Ferrara. L’obiettivo è presentare al Ministro Dario Franceschini un progetto di ampio respiro per la valorizzazione dell’area archeologica di Nuceria Alfaterna. Dopo anni di dibattiti politici e studi approfonditi da esperti come il professor Mario Torelli e l’architetto Salvatore Scoppetta (già autore del progetto “Nocera nuova forma urbis”), si è finalmente giunti a una proposta concreta, seppur con incertezze sulla fattibilità. I sindaci Manlio Torquato (Nocera Inferiore), Salvatore Bottone (Pagani), e l’assessore Teobaldo Fortunato (Nocera Superiore) hanno annunciato l’iniziativa in una conferenza stampa moderata da Annamaria Barbato Ricci, alla presenza del professor Pasquale Persico (Università di Salerno), dell’architetto Scoppetta e del giornalista Salvatore De Napoli di Archeomed. Il progetto, condizionato dall’ottenimento di finanziamenti europei, unisce tre amministrazioni precedentemente in disaccordo su questioni territoriali. L’ambizioso piano prevede un itinerario culturale che abbraccia un vasto periodo storico, mettendo in luce siti come il Foro romano, il Teatro ellenistico, il Battistero, il Castello Fienga e la Basilica di Sant’Alfonso. Molti di questi reperti sono stati trascurati, vittime di una scarsa gestione amministrativa. L’obiettivo è creare un’attrazione turistica di livello, capace di competere con Pompei. Una sfida cruciale riguarda la mobilità: il territorio, già congestionato, necessita di soluzioni per gestire l’afflusso di visitatori. Il progetto propone l’interramento della linea ferroviaria Nocera Superiore-Scafati, demolendo i passaggi a livello e creando un parco che collegherà Nuceria Alfaterna a Pompei. Un altro punto chiave è la riqualificazione della caserma Tofano, trasformandola in un museo e laboratorio per gli scavi archeologici. Si prevede inoltre la creazione di strutture ricettive, riconvertendo conventi in alberghi. L’iniziativa ricorda un convegno del 1985 che definì il progetto un’ “utopia possibile”, un’aspirazione rimasta irrealizzata per oltre trent’anni. Ora, finalmente, c’è la possibilità di trasformare questa visione in realtà.