Nocera Inferiore: Un’antica tradizione pasquale si rinnova

Nocera Inferiore: Un’antica tradizione pasquale si rinnova

Nella città principale dell’Agro Nocerino, la celebrazione del Martedì dell’Angelo è un appuntamento fisso da secoli. Le usanze che caratterizzano questo periodo, compresi i giorni precedenti e successivi, si ripetono pressoché inalterate di anno in anno, mantenendo vivo un patrimonio culturale prezioso. Anche quest’anno, gli abitanti di Nocera Inferiore si preparano a onorare le proprie tradizioni, culminanti nella “Pasquetta nocerina”. Il Lunedì dell’Angelo, ricordato dalla religione cristiana come l’incontro delle donne con l’angelo al sepolcro di Gesù, viene tradizionalmente festeggiato con incontri familiari e gite fuori porta, forse in ricordo dell’apparizione di Gesù ai discepoli di Emmaus. A Nocera Inferiore, questa celebrazione si estende al martedì, con un pellegrinaggio al Santuario di Santa Maria dei Miracoli a Montalbino, un’occasione di festa popolare animata da bancarelle, celebrazioni e convivialità all’aperto.

L’origine di questa tradizione pare risalire alla fine del XVI secolo, quando l’arcivescovo di Sorrento, Carlo Baldini, per evitare sovraffollamento e potenziali conflitti, decise di regolamentare le visite al santuario del Monte Albino, suddividendo i pellegrini per giorno e categoria sociale: lunedì per paganesi, barbieri e calzolai; martedì per i nocerini; giovedì per i nobili e i macellai. Questa divisione, basata sull’origine e sulla classe sociale, si è mantenuta nel tempo, con i nocerini che ancora oggi celebrano il loro tradizionale pellegrinaggio del Martedì dell’Angelo.

La festa prevede il trasporto delle statue della Madonna, di Sant’Eligio (patrono degli animali) e di Sant’Emiddio (protettore dai terremoti), custodite dalla Domenica delle Palme fino al Lunedì in Albis nella chiesetta di San Rocco a Casale del Pozzo. Il 28 marzo, una processione solenne porterà le statue dalla chiesa di San Rocco a quella di Santa Maria del Presepe. Il martedì, alle ore 16:00, le statue faranno ritorno al santuario, precedute dalla benedizione degli animali (ore 14:30). Il giovedì, la festa culmina con la benedizione della città di Nocera e dell’Agro Nocerino, e con uno spettacolo pirotecnico.

Questo rituale, che si ripete pressoché immutato ogni anno, rappresenta la sopravvivenza di consuetudini antiche, forse con un minore accento religioso, ma con la significativa componente del piacere di condividere momenti di comunità nel rispetto della tradizione. Il Santuario, eretto nel 1530 dal nobile Giovan Battista Castaldo a mezza costa del Montalbino, è meta di pellegrinaggi anche al di fuori del periodo pasquale, offrendo ai visitatori una vista panoramica mozzafiato sulla valle del Sarno: un luogo suggestivo, immerso nella natura, dove pace e serenità regnano sovrane.