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Angri ritrova il piacere della lettura: apre la libreria “Don Chisciotte”

Dopo un lungo periodo di assenza, durato quindici anni, la città di Angri ha di nuovo a disposizione un punto di riferimento per gli amanti dei libri. Venerdì 18 marzo, in via da Procida, ha infatti aperto le sue porte la libreria “Don Chisciotte”, un luogo che accoglie un’ampia varietà di pubblicazioni, dai classici della letteratura ai fumetti più recenti, dai libri illustrati per bambini alle ultime novità editoriali, senza trascurare un assortimento di volumi usati. Il proprietario, Cristian Carosella, ha spiegato che l’iniziativa è nata dalla sua profonda passione per la lettura e dal desiderio di creare uno spazio che offra stimoli culturali: “Le librerie indipendenti – ha sottolineato – offrono spunti di riflessione difficilmente reperibili altrove, favorendo un’interazione preziosa tra personale e clientela, un vero e proprio scambio di idee”. Carosella ha inoltre sottolineato la difficoltà del settore librario, caratterizzato da un calo del numero di lettori, un fenomeno che attribuisce alla scarsa percezione del libro come stimolo primario. “Si crea così un circolo vizioso – ha aggiunto – che ostacola la crescita culturale”. La scelta del nome “Don Chisciotte”, ispirato all’iconico personaggio cervantino, non è casuale: “È uno dei miei personaggi preferiti – ha spiegato Carosella – che incarna il tentativo di recuperare valori perduti, anche a costo di apparire un sognatore. La sua apparente follia rivela, in realtà, la fondamentale importanza di quei valori, proprio come la lettura rappresenta un bisogno imprescindibile per me”. L’apertura della libreria, impresa non priva di sfide, è il risultato di un percorso di approfondimento durato due anni: “Ho impiegato questo tempo per documentarmi sul mestiere e sulle modalità di gestione – ha dichiarato il proprietario – un periodo di apprendimento fondamentale. Aprire una libreria può sembrare un’idea romantica, ma è anche molto impegnativo. Ho voluto comprendere a fondo come procedere, evitando soluzioni affrettate e mirando a una prospettiva di lungo termine”. Considerando che la precedente libreria di Angri ha chiuso i battenti quindici anni fa, l’iniziativa di Carosella suscita interrogativi sulle possibilità di successo: “Spero che vada bene – ha affermato – credo che ci siano le condizioni per avere successo, vista l’ampiezza del bacino d’utenza. Mi aspetto anche l’affluenza di persone provenienti dai comuni vicini, sprovvisti di questo tipo di servizio. È necessario attrarre i lettori e avvicinarli alla lettura, soprattutto in un contesto di progressiva riduzione del numero di librerie. Fortunatamente, ho riscontrato una certa sensibilità verso il libro da parte dei giovani e delle associazioni culturali locali, che considerano la lettura una fonte primaria di cultura”.

Redazione

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