L’eccezionale impegno giovanile di Nocera Inferiore negli anni ’70 rappresenta un capitolo unico nella storia della comunità. Spinti da un’energia vibrante e da un desiderio profondo di autoaffermazione, questi adolescenti crearono un’esperienza irripetibile, plasmata da un’idealismo traboccante e una sana sfida alle convenzioni. Questi giovani, che vivevano un’epoca di fervore sociale e di contestazione giovanile, in piena effervescenza pre-sessantottina, esprimevano le loro aspirazioni e paure in un contesto di contrasto generazionale. Privi di un’identità predefinita, aspiravano a rompere gli schemi, a conquistare la libertà di espressione. Un’era di minigonne, jeans, concerti, e l’emergere dei primi movimenti studenteschi, segnò il bisogno di spazi comuni, un luogo dove potersi riunire, condividere interessi e ideali, creare momenti di svago e di crescita sociale e culturale. Nacque così il Circolo De Felice, un punto di riferimento quotidiano per i giovani nocerini, una sorta di “casa comune” dove affrontare le proprie difficoltà. Per sostenere le attività, il gruppo organizzò eventi quali lotterie e raccolte fondi, coinvolgendo l’intera comunità. Il nome del circolo rende omaggio alla memoria del Professor Mario De Felice, stimato docente di matematica e fisica del Liceo Ginnasio “Giambattista Vico”, la cui frase emblematica – “studiate, non per me, ma per voi, domani sarete parte dirigente della società e oggi è necessario che abbiate cura della vostra personalità” – divenne la guida ideale per i giovani soci. Il Circolo De Felice divenne un polo di iniziative culturali e sociali, attirando l’attenzione dell’intera comunità dell’Agro nocerino. Tra le più importanti, il concorso letterario “Penna d’oro”, già organizzato dal Liceo Vico, che coinvolgeva studenti delle scuole medie e superiori. La cerimonia di premiazione, che si teneva al cinema Modernissimo, vedeva la partecipazione di studenti e autorità locali, con una sezione dedicata alle scuole medie inferiori. Altri eventi significativi furono la fiaccolata natalizia, che partiva dal centro cittadino e giungeva al Convento di Sant’Andrea, seguita dalla messa; il concorso “Le più belle letterine a Gesù Bambino”; un concorso di pittura che vedeva la partecipazione di artisti affermati ed emergenti, con la premiazione presso l’aula consiliare del Comune; numerose conferenze di archeologia, in collaborazione con enti come Italia Nostra, focalizzate sulla salvaguardia del patrimonio storico; e, infine, il “Torneo dei Bar”, una competizione per decretare il miglior caffè di Nocera. L’impegno profuso dai giovani del Circolo De Felice ha lasciato un’eredità inestimabile, un esempio di proattività e di coesione sociale. In netto contrasto con la realtà odierna, dominata dalla globalizzazione e dalla facilità di connessione digitale, l’esperienza del Circolo De Felice rappresenta un monito: Nocera Inferiore deve tornare a proporre iniziative concrete di aggregazione giovanile per l’intero Agro, riprendendo il ruolo di stimolo e di guida per le nuove generazioni.
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