Il futuro della realtà virtuale: un successo inarrestabile?

Il futuro della realtà virtuale: un successo inarrestabile?

Contrariamente alle previsioni più pessimistiche, la realtà virtuale (RV) è destinata a una diffusione capillare, con proiezioni che superano i 50 milioni di dispositivi entro il 2020. Il settore, inizialmente caratterizzato da incertezze economiche e da una fase sperimentale dominata da kit di sviluppo e prototipi, ha superato un periodo di stallo. La tecnologia, pur suscitando grande interesse pubblico, è stata spesso erroneamente paragonata al 3D cinematografico e televisivo, una tecnologia oggi ampiamente superata da standard superiori come il 4K, e relegata a modelli di fascia alta da produttori come Samsung e LG. Il declino del 3D è stato causato da una scarsa diffusione e da una limitata immersività. La RV, al contrario, offre un’esperienza coinvolgente senza precedenti, consentendo all’utente di esplorare ambienti virtuali, da scenari urbani a vette montuose, grazie allo sviluppo di software dedicati. L’enorme potenziale di immersione è stato riconosciuto dal mercato: HTC, ad esempio, ha venduto oltre 10.000 visori Vive (in diretta competizione con Oculus Rift) in soli dieci minuti. Anche giganti tecnologici come Intel hanno investito nella RV, mettendo a disposizione tecnologie all’avanguardia. Sebbene il mercato attuale sia ancora dominato da modelli prototipali scarsamente pubblicizzati, le previsioni di ABI Research indicano una crescita esponenziale, con un’ascesa verso la soglia dei 50 milioni di unità entro il 2020. Se gli attori del settore riusciranno a capitalizzare appieno le potenzialità della RV, potremmo assistere a una rivoluzione nei media visivi.