L’aumento del fenomeno dell’accattonaggio, soprattutto nei pressi dei supermercati, sta diventando un problema crescente. Per comprenderne le cause e le conseguenze, abbiamo raccolto diverse testimonianze, da commesse e proprietari di esercizi commerciali a coloro che mendicano. Emergono opinioni contrastanti: alcuni giustificano l’elemosina, motivandola con la povertà e le difficoltà degli individui coinvolti; altri, invece, adottano una politica di “tolleranza zero”, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine per evitare disturbi alla clientela. Tra questi estremi, si colloca la prospettiva di chi chiede l’elemosina. Un giovane migrante africano, ad esempio, ha raccontato di aver ricorso a questa pratica in seguito alla chiusura del cantiere dove lavorava, trovando difficoltà nell’offrire assistenza con la spesa per la diffidenza delle persone. Una donna di origine caucasica, invece, ha sottolineato le difficoltà nell’ottenere un impiego, evidenziando l’inadeguatezza dell’aiuto offerto. Un italiano, infine, ha descritto le diverse strategie adottate per suscitare compassione, confrontando l’efficacia dell’accattonaggio fuori dai supermercati, dalle chiese e per le strade delle grandi città. Questa realtà di marginalità sociale, spesso trascurata, costituisce una sfida complessa per le comunità locali, generando disagi non solo per i commercianti, ma anche per l’intera collettività.
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