Ricordi di Nocera Inferiore: un confronto tra generazioni

Ricordi di Nocera Inferiore: un confronto tra generazioni

Il passato torna a nuova vita attraverso i ricordi di chi ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza a Nocera Inferiore negli anni ’60 e ’70. Un viaggio nel tempo, diviso in tappe, per svelare le differenze e le somiglianze tra il tessuto sociale di allora e quello odierno. “A tua età io…”, incipit ricorrente di aneddoti nostalgici, malinconici, ironici ed emozionanti. Questi racconti, individuali o collettivi, restituiscono un’epoca irripetibile, ma offrono anche spunti di paragone: la prospettiva del tempo trascorso porta spesso a contrapporre la semplicità del passato alla complessità del presente. Questo articolo si propone di mettere a confronto tre diverse generazioni di nocerini – quelle degli anni ’60-’70, degli anni ’90-2000 e l’attuale – per cogliere le evoluzioni, o le permanenze, nelle abitudini giovanili. Testimoni diretti di quegli anni ci guidano in un’immersione nel passato. La Nocera degli anni ’60 si anima: bambini intenti in giochi tradizionali come il nascondino, la campana o il “casalone” (che prevedeva la creazione di buche nel terreno e l’utilizzo di sassolini o monete da 5 lire come gettoni). Simile era “sinco a campanella”, dove una moneta veniva lanciata in una buca scavata nel terreno. I ragazzi, invece, si dedicavano allo “struscio”, passeggiate lungo Corso Vittorio Emanuele II, Via Barbarulo e Via Matteotti, luogo privilegiato di incontri e socializzazione, soprattutto la domenica pomeriggio, con orario stabilito per evitare i rimproveri dei genitori. I cinema rappresentavano un altro punto di ritrovo, soprattutto per assistere a “musicarelli” o ai film western e di Totò. Le feste, spesso organizzate in case private o in circoli come il “Circolo Junior De Felice” o “Circolo l’Impegno”, o nella discoteca “Gatto Nero”, animavano la vita notturna. I pochi bar del centro, come il Bar Centrale, il Bar Romano e il Garden Bar (oggi scomparsi), costituivano ulteriori punti di aggregazione. Le ragazze, invece, sognavano incontri romantici passeggiando nei pressi della caserma Libroia. La semplicità caratterizzava sia i giochi che le relazioni: poche pretese, ma grande valore attribuito alla compagnia degli amici. Gli anni ’60 e ’70 a Nocera Inferiore, quindi, si distinguono per un’atmosfera semplice e genuina. Ma cosa ci riservano gli anni ’90 e 2000? Questa è un’altra storia.