Castel San Giorgio: Crisi politica superata grazie al ritiro di Donato

Il consiglio comunale di Castel San Giorgio ha affrontato una seduta tesa, ricca di interventi da parte dell’opposizione “Forti perché liberi” e della maggioranza, incentrata sulle recenti tensioni interne alla coalizione di governo. La riunione, seguita da numerosi cittadini, è stata richiesta dall’opposizione a seguito delle controversie causate dalla proposta di nomina di Andrea Donato, ex sindaco e coordinatore locale del Partito Democratico, a consigliere politico del primo cittadino, Pasquale Sammartino. La successiva rinuncia di Donato, comunicata tramite missiva privata, ha costituito il fulcro del dibattito. Paola Lanzara, tra le prime a prendere parola per la minoranza, ha contestato la figura del consigliere politico, definendola inedita, e ha criticato l’autosospensione di alcuni consiglieri di maggioranza, paralizzando di fatto l’azione amministrativa. Michele Salvati ha ribadito l’inaccettabilità di questa paralisi, sottolineando il dovere dei consiglieri di adempiere alle proprie funzioni indipendentemente da eventuali dissensi con il sindaco. Giovanni De Caro ha rivolto le critiche più aspre, descrivendo Donato come il vero artefice dell’elezione di Sammartino, ritenuto un sindaco manovrabile. Gilda Tranzillo e Franco Longanella, capogruppo di opposizione ed ex sindaco, hanno esortato l’amministrazione a superare le divisioni interne per il bene della comunità. I consiglieri di maggioranza Giuseppe Velluto e Manuel Capuano, precedentemente autosospesi, hanno replicato alle accuse. Il gruppo “Partecipazione e Trasparenza per il Cambiamento”, alla luce del ritiro di Donato, ha ribadito la fiducia nel sindaco Sammartino, pur riconoscendo la necessità di una maggiore azione a favore dei cittadini. Il sindaco, nell’intervento conclusivo, ha confermato il superamento della crisi grazie alla rinuncia di Donato, precisando che quest’ultimo sarebbe stato un collaboratore personale, apprezzato per la sua esperienza nella ricerca di finanziamenti esterni e per la sua competenza ritenuta utile per Castel San Giorgio. Sammartino ha inoltre respinto le accuse di inazione, evidenziando gli sforzi per risanare i conti pubblici e ricordando interventi infrastrutturali in corso, quali i lavori a Lanzara e le opere di messa in sicurezza delle montagne circostanti i centri abitati.