Tiziana Fiore, insegnante presso il Liceo Classico “Giambattista Vico” e autrice di un secondo volume di versi, “Spazi”, edito da Aletti Editore e disponibile a 12 euro presso il Book store di Nocera Inferiore (ex libreria Mondadori), descrive la sua poesia come “uno sfogo dell’anima”. La scrittura, per lei, è un flusso naturale, un’espressione spontanea che trascende il controllo razionale: “La penna scorre sul foglio e decide anche quando andare a capo,” confessa. “Spazi” racchiude una vasta gamma di elementi: panorami sconfinati, emozioni intense, situazioni paradossali, esperienze talvolta angoscianti, e affetti familiari, tutti ingredienti sapientemente amalgamati in un’opera poetica di grande intensità. L’ambiente scolastico, in cui Fiore opera da anni, ha inevitabilmente influenzato la sua scrittura: “Gli alunni sono una parte di me,” afferma l’autrice. Ogni poesia, prosegue, porta con sé un messaggio individuale, frutto di una profonda riflessione sulla realtà circostante. Durante la “Notte nazionale del Liceo Classico”, Fiore ha presentato la varietà di tematiche affrontate nel suo libro, passando da argomenti delicati e impegnativi a versi ironici e vivaci. Citando Palazzeschi (“Io sono il saltimbanco dell’anima mia”), Fiore sottolinea la necessità, soprattutto nel mondo della scuola italiana, di docenti capaci di esprimere liberamente i propri sentimenti, sia in prosa che in poesia. Nata a Salerno, ma residente a Nocera Inferiore, Fiore insegna Lettere Classiche e Latino presso il liceo dove ha studiato. Diplomata in pianoforte e laureata in Lettere Classiche con il massimo dei voti presso l’Università “Federico II” di Napoli, coltiva la sua passione per la poesia da sempre, ottenendo numerosi riconoscimenti in diversi concorsi letterari. Questo volume segue il suo precedente lavoro, “Bentu de SOLI”. Alla presentazione del libro, oltre alla dirigente scolastica, professoressa Teresa Di Caprio, e alla relatrice, professoressa Teresa Staiano, ha partecipato anche la professoressa Angelina Sessa, docente di italiano, latino e greco presso lo stesso liceo. La Sessa, dopo aver letto “Incanto”, lirica introduttiva di “Spazi”, ha evidenziato come Fiore spesso si riferisca alla natura, ma la rielabora attraverso il filtro delle proprie emozioni: “Tiziana fa spesso riferimento alla natura. Ma in molti versi essa non appare come effettivamente si può osservare. In realtà a Tiziana piace ridisegnarla attraverso i riverberi della sua anima che a volte diventa stato d’animo.” Ci scusiamo per l’omissione involontaria della partecipazione della professoressa Sessa nella precedente pubblicazione.
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