Supporto statale per assegni di mantenimento non pagati

A partire da gennaio 2016, un nuovo fondo statale sperimentale offre sostegno economico ai coniugi economicamente svantaggiati a causa del mancato pagamento degli assegni di separazione. La legge di stabilità 2016, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre, istituisce questo “Fondo di solidarietà per coniugi bisognosi”, con una dotazione iniziale di 250.000 euro per il 2016 e 500.000 euro per il 2017. Il fondo è destinato a coniugi che non riescono a provvedere al proprio mantenimento e a quello dei figli minori o maggiorenni con disabilità grave a loro carico. Chi non riceve l’assegno previsto dall’articolo 156 del Codice Civile può presentare domanda al tribunale di residenza. Il presidente del tribunale o un giudice delegato, dopo aver verificato la situazione, inoltrerà la richiesta al Ministero di Giustizia per l’erogazione di un importo non superiore all’assegno dovuto. Lo Stato si rivale poi sul coniuge inadempiente per recuperare le somme erogate. In caso di mancato rispetto dei requisiti, la domanda sarà respinta con decreto inappellabile. Il procedimento è esente dal contributo unificato. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Ministero della Giustizia, in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, definirà con decreto le modalità operative, inclusi i tribunali coinvolti nella sperimentazione, le procedure di pagamento e il reinserimento nel fondo delle somme recuperate. Nonostante l’obiettivo di alleggerire il carico giudiziario e ridurre il numero di contenziosi, la nuova misura desta preoccupazione per il rischio di possibili abusi da parte di genitori inadempienti che potrebbero sfruttarla per evitare temporaneamente i propri obblighi.