Addio a Luca De Filippo: un’eredità artistica e sociale

Addio a Luca De Filippo: un’eredità artistica e sociale

Luca De Filippo, figlio di Eduardo De Filippo e Thea Prandi, si è spento a Roma all’età di 67 anni a causa di una malattia improvvisa e incurabile. La sua scomparsa, avvenuta il 27 novembre, lascia un vuoto incolmabile nel panorama teatrale italiano. Il suo debutto avvenne all’età di sette anni, nel 1955, sul palcoscenico milanese dell’Odeon, interpretando Peppeniello nella celebre commedia “Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta. Sessant’anni di carriera segnati da un’imponente mole di lavoro, durante i quali ha sapientemente trasformato l’ingombrante eredità paterna in una personalissima e brillante interpretazione del mestiere d’attore. Non si è limitato a rappresentare il teatro eduardiano, ma si è cimentato con autori di calibro internazionale come Beckett, Pirandello e Molière, partecipando inoltre a film e produzioni televisive. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi, e dal 2008 ha guidato la Fondazione Eduardo De Filippo, nata dalla donazione del Teatro San Ferdinando al Comune di Napoli. Oltre alla sua innegabile bravura artistica, va ricordato il suo profondo impegno sociale, soprattutto nei confronti dei giovani napoletani. Nel 2015, ha diretto la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Napoli, selezionando personalmente docenti e allievi a rischio, convinto del potere rigenerante del teatro. Ricorderò sempre con piacere la sua magistrale interpretazione ne “Sogno di una notte di mezza sbornia” di Eduardo De Filippo, al Teatro Diana di Nocera Inferiore nella stagione 2013-14, una performance che, pur richiamando l’eredità paterna, ne era al contempo una straordinaria rilettura, arricchita da una spiccata versatilità interpretativa. Con Luca De Filippo, si conclude la terza generazione dei De Filippo. La speranza è che i suoi figli, Matteo (anch’egli attore), Tommaso e Luisa, insieme alla moglie Carolina Rosi, possano proseguire la sua opera artistica e sociale. I funerali si terranno il 30 novembre al Teatro Argentina di Roma. La famiglia ha chiesto, in luogo di fiori, donazioni alla fondazione onlus “Il meglio di te” per il progetto Nisida, a sostegno dei minori a rischio. Carla D’Alessandro