Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: una sfida ancora aperta

Il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’UNICEF ha ricordato l’allarmante dato di una ragazza su dieci vittima di violenza e abusi sessuali sotto i vent’anni. Questo drammatico scenario, purtroppo, non si limita alle sole violenze a sfondo sessuale: secondo l’Istat, circa sette milioni di donne italiane tra i 16 e i 60 anni subiscono violenza fisica e psicologica. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza fondamentale di contrastare questo fenomeno sociale inaccettabile, evidenziando il ruolo cruciale dell’educazione al rispetto reciproco nella prevenzione. La violenza sulle donne, ha affermato il Presidente, non trova giustificazione alcuna e la scuola, insieme ad altre istituzioni educative, deve essere in prima linea nella lotta contro ogni forma di abuso, pregiudizio e discriminazione. Nonostante gli importanti passi avanti legislativi degli ultimi anni – dalla legge contro lo stalking alla Convenzione di Istanbul – e le iniziative volte a contrastare il femminicidio, la situazione rimane critica. I centri antiviolenza denunciano una realtà allarmante e una carenza di fondi adeguati. Giovanna Martelli, consigliera del Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità, ha annunciato un finanziamento di sette milioni di euro per potenziare la rete di supporto alle vittime e i servizi territoriali dei centri antiviolenza. La lotta per l’eliminazione della violenza contro le donne, dunque, è ancora lunga e complessa.