Assemblea pubblica precede la protesta del 29 novembre contro l’inquinamento

Assemblea pubblica precede la protesta del 29 novembre contro l’inquinamento

Un’assemblea informativa si è tenuta ieri nel convento di Sant’Antonio a Nocera Inferiore, anticipando la manifestazione del 29 novembre contro l’inquinamento ambientale. Numerosi esperti hanno dipinto un quadro preoccupante riguardo alla contaminazione delle falde acquifere e del territorio circostante. Emiddio Ventre, presidente del comitato “No Vasche”, moderatore dell’incontro e da tempo impegnato nella difesa dell’ambiente, ha annunciato: “Il 29 novembre partirà da Solofra una marcia pacifica. Il tetracloroetilene (PCE), sostanza chimica di origine industriale, ha già inquinato diversi pozzi tra Montoro e Nocera Inferiore (zona San Mauro), rendendone necessaria la chiusura. Se la contaminazione ha raggiunto la sorgente del fiume Sarno, le conseguenze saranno drammatiche per l’Agro Nocerino Sarnese. Dobbiamo porre fine a questa situazione, per il nostro futuro e quello delle generazioni future.” Geologi e ricercatori hanno presentato i risultati di studi sulla contaminazione. La dottoressa Margherita Lavorgna, del laboratorio di igiene e tossicologia ambientale della Seconda Università di Napoli (SUN) di Caserta, ha illustrato gli effetti dannosi del PCE sul DNA e sulle falde acquifere, specificando che le ricerche sono ancora in corso. Il dottor Luigi Alfano, ricercatore presso l’Istituto Tumori di Napoli-Fondazione Pascale, ha descritto gli effetti sanitari del PCE, specificando che, sebbene le ricerche sulla correlazione tra PCE e cancro siano ancora in corso, il composto inquina l’organismo per via aerea, danneggiando polmoni, fegato, reni e sistema nervoso. Il dottor Rosario Fimiani, dell’Ordine dei Geologi della Campania, ha illustrato la situazione idrogeologica del torrente Solofrana, evidenziando la presenza di tetracloroetilene nei pozzi tra Montoro e Nocera Inferiore, con livelli sette volte superiori ai limiti consentiti, portando alla chiusura di alcuni di essi. Il professor Franco Ortolani, geologo dell’Università di Napoli, ha focalizzato l’attenzione sulla prevenzione dei danni causati da eventi atmosferici intensi, come il nubifragio del 29 ottobre, proponendo l’installazione di pluviometri per monitorare le precipitazioni e prevedere le aree a rischio allagamento e quindi da evacuare. Il sindaco Manlio Torquato ha concluso l’incontro ribadendo il sostegno dell’amministrazione comunale alle iniziative per la tutela ambientale, annunciando la propria partecipazione alla marcia e precisando che, pur non essendo contrari alle opere di contenimento del rischio idraulico del Progetto Grande Sarno, l’amministrazione comunale contesta alcuni aspetti del progetto, in particolare i costi di gestione e sollecitando una soluzione rapida a problemi come quello del trasporto pubblico.