Un’ondata di giovani studenti provenienti da diversi comuni si è riversata oggi, 17 novembre, a Nocera Inferiore, città governata dal sindaco Torquato, per esprimere il proprio dissenso verso le politiche scolastiche nazionali. Con fumogeni colorati – rosso, giallo, verde, blu – hanno dipinto le strade di Nocera, simbolo di una protesta che sta dilagando in tutta Italia. Al centro della contestazione: la “Buona Scuola”, l’ “AltraRiforma”, l’eccessivo costo dei libri di testo e la mancata garanzia del diritto allo studio. Alle nove del mattino, coordinati dall’Unione degli Studenti (UdS), studenti di numerose scuole superiori si sono riuniti per un corteo animato da cori di protesta contro un sistema educativo percepito come inefficiente. Il corteo, dopo aver attraversato via Roma, ha raggiunto piazza Diaz, dove, preceduto da un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati di Parigi, si è svolta un’assemblea pubblica. Numerosi studenti hanno preso la parola, denunciando l’inadeguatezza delle riforme, l’oneroso costo dei libri e le altre problematiche che affliggono la scuola italiana. “È inutile liquidare le proteste studentesche come inutili; io agisco seguendo la mia coscienza”, ha dichiarato un’attivista dell’UdS, voce di un movimento giovanile che rivendica il proprio diritto ad una scuola migliore. La determinazione di questi ragazzi, che lottano per un futuro migliore, solleva un interrogativo: quante altre manifestazioni saranno necessarie prima che le istituzioni prendano atto della grave situazione della scuola italiana, sempre più strumento di esclusione sociale? La battaglia è tutt’altro che conclusa, ma la fiamma della ribellione contro riforme che non tengono conto del benessere degli studenti continua ad ardere.
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