Condanna per l’incidente mortale di Francesca Bilotti: quattro anni e otto mesi

Il Tribunale di Nocera Inferiore ha inflitto una pena detentiva di quattro anni e otto mesi a Pietro Bottiglieri, l’autista Sita responsabile dell’incidente che il 24 novembre scorso causò la morte della studentessa Francesca Bilotti. La giovane donna, 23 anni, venne investita mentre attraversava la strada nei pressi del terminal bus del campus di Fisciano, perdendo la vita sul colpo. Il giudice Giovanna Pacifico, oltre alla condanna, ha disposto la sospensione della patente di guida per Bottiglieri e un risarcimento di 350.000 euro alla famiglia della vittima, da corrispondere immediatamente. L’avvocato della parte civile si è dichiarato soddisfatto della celerità e dell’esito del processo. Le misure di sicurezza del terminal bus, precedentemente carenti, sono state finalmente migliorate con l’installazione di barriere che obbligano gli autisti a rallentare, mitigando il rischio per pedoni. Tuttavia, il coordinatore della commissione diritto allo studio del consiglio degli studenti, Matteo Zagaria, ha evidenziato una verità inquietante: uno sciopero indetto dalla Sita un mese prima dell’incidente denunciava le precarie condizioni di sicurezza del terminal e l’inadeguatezza del servizio. Zagaria ha sottolineato come l’autista potrebbe essere considerato solo un capro espiatorio di una situazione di pericolo preesistente, caratterizzata da un affollamento eccessivo, soprattutto negli orari di punta, e dalla mancanza di infrastrutture adeguate. In memoria di Francesca Bilotti, sono stati istituiti un servizio di trasporto dedicato a persone con disabilità e premi di studio per studenti meritevoli dell’Università di Salerno.