Resistenza Civile a Nocera Inferiore: Stop al Cambio Forzato dei Contatori Gori!

Resistenza Civile a Nocera Inferiore: Stop al Cambio Forzato dei Contatori Gori!

L’assessore al turismo di Nocera Inferiore, Saverio D’Alessio, ha espresso ieri forte opposizione all’imposizione da parte della Gori, gestore del servizio idrico, della sostituzione dei contatori, durante un’assemblea pubblica partecipata, organizzata da comitati cittadini. L’evento, svoltosi il 23 ottobre, ha visto la partecipazione attiva di D’Alessio, intervenuto per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini riguardo alle cosiddette “bollette pazze” e alle interruzioni del servizio idrico. L’assessore ha ribadito la piena condivisione dell’amministrazione comunale con le istanze dei comitati, sottolineando l’adesione del Comune alla rete di sindaci per azioni congiunte a difesa dell’acqua pubblica. Definendo l’acqua un bene primario, non soggetto a speculazione, D’Alessio ha lanciato un appello inequivocabile: “Se arrivano tecnici della Gori per cambiare i contatori, cacciateli fuori!”. Ida Dello Ioio, presidente del Comitato Acqua Pubblica di Nocera Inferiore, ha illustrato le difficoltà nel processo di dismissione della Gori, nonostante il successo del ricorso al TAR sulle rate pregresse. Ha evidenziato il rischio, con la nuova legislazione regionale, di un consolidamento e un’espansione della Gori su tutto il territorio campano, definendo i metodi aziendali come “da Far West”. Ciro Annunziata, ha ricordato i dieci anni di lotta del movimento per l’acqua pubblica, un’azione di base, senza interferenze politiche, che ha raggiunto importanti risultati. Annunziata ha inoltre smentito la possibilità che un eventuale fallimento della Gori, gravata da un debito di 120 milioni di euro, ricada sui comuni, precisando che la responsabilità graverà sul capitale sociale della società. Numerose testimonianze di cittadini hanno descritto esperienze drammatiche, tra cui il distacco idrico a una neomamma appena dimessa dall’ospedale e bollette esorbitanti, fino a 2800 euro, conseguenti al cambio del contatore. Il comitato per l’acqua pubblica ha infine indetto un’assemblea pubblica per il 10 novembre alle 19:30 presso il convento di Sant’Antonio, per proseguire nella lotta.